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Buon compleanno a… Mike Maignan

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Oggi Mike Maignan compie 28 anni. Non ci dovrebbero essere sorprese e la prossima dovrebbe essere la sua terza stagione in Italia

Oggi Mike Maignan compie 28 anni. Non ci dovrebbero essere sorprese e la prossima dovrebbe essere la sua terza stagione in Italia, anche se a Milano non si può mai dire per quanto riguarda la situazione dei portieri: se il corteggiamento della Premier nei confronti del portiere nerazzurro Onana è cosa acclarata e che potrebbe anche portare a un trasferimento in Inghilterra in tempi non lontani, anche il rossonero ha parecchi estimatori nel campionato più ricco d’Europa e di rumors pure piuttosto forti se ne sono già sentiti.

Nel caso si avverasse l’ipotesi del trasferimento, immaginiamo che la reazione dei supporters del Diavolo sarebbe ancora più vociante di quella registrata al momento del passaggio di Sandro Tonali al Newcastle. Certo, sul piano simbolico ed affettivo vedere partire il giocatore destinato a diventare la bandiera del club – per chi ci crede ancora dopo che è stato ammainato Paolo Maldini – è alquanto doloroso, è un colpo a quell’idea romantica che ancora muove le passioni calcistiche. Ma di Maignan il Milan ha già fatto a meno per un bel pezzo di questa stagione. E quell’infortunio è costato un prezzo carissimo, non quantificabile in termini di punti, in ogni caso se ci provate andate pure sull’abbondante, non troverete chi li minimizzerà

Ci sonio tante ragioni a rendere Super Mike un punto fermo, un giocatore obbligatorio per il Milan del 2023-24 se vuole nutrire ambizioni coerenti con i messaggi della proprietà e con il percorso recente.

Intanto, ça va sans dire, quel che ha fatto lui per riportare a casa il tricolore dopo più di un decennio d’assenza, strappandolo ai cugini dell’Inter. Ed esservi riusciti dopo il “tradimento” di Donnarumma, altra idea di fedeltà sfumata sul più bello, ha aggiunto un surplus di godimento all’intera vicenda.

Si può proseguire, poi, considerando quanto quest’anno al suo rientro abbia fornito l’impressione che fosse persino più forte di come lo si ricordasse.

Lo si era lasciato decisivo, per non dire strepitoso, al derby d’andata, e lo si ritrovava persino migliore a Londra, a inventare un clean sheet contro il Tottenham che solo i fenomeni riescono a fare. Per poi concentrare nel doppio confronto di Champions contro il Napoli il sunto del suo essere un campione: a San Siro con un intervento dopo l’altro; al Maradona “limitandosi” a ipnotizzare Osimhen presentatosi agli 11 metri.

Ora, immaginate la sua festa di compleanno e una serie di estimatori pronti a discorsi ufficiali. La scena è inventata, le parole no, costituiscono un po’ di valutazioni che in questi mesi ex portieri, attaccanti o Commissari Tecnici hanno espresso nei suoi confronti. Si può cominciare da Didier Deschamps, che ha dovuto fare a meno di lui in Qatar, e che quando lo ha ritrovato di recente lo ha investito di un’eredità: «Non avevo alcun dubbio sulle sue capacità per quello che stava già facendo con noi. L’infortunio l’ha fermato, ma sulle sue qualità mentali e come portiere non c’erano dubbi. Può essere considerato un leader. Non è facile chiaramente sostituire Lloris considerando tutto quello che ha fatto con noi, ma Maignan ha veramente tutto per prendersi il suo posto». Da nume tutelare del ruolo, si aggiunge Dino Zoff, che :all’Equipe, lo ha definito «Un profilo completo, esplosivo e ordinato. La sua personalità è decisiva». Prosegue poi Sebastiano Rossi, che al Milan qualcosa d’importante ha fatto in anni nei quali era certamente più semplice stare in porta con davanti Baresi e compagnia: «Maignan è potente, tecnico e cinico: in una grande squadra non ti capitano molti episodi per fare la differenza, devi essere bravo a farti trovare pronto quando succede, e lui ci riesce sempre. È già tra i primi 5 al mondo, per valutarlo nella storia del Milan occorrono altri 3-4 anni».Gli fa eco un altro rossonero, il brasiliano Dida, convinto da un dialogo diretto proprio con Mike, che dopo il lungo stop «sarà più forte ancora». Infine, senza mezzi termini com’è abitudine nella sua Bobo Tv, arriva il parere più radicale da parte di Christian Vieri: «Maignan è un fenomeno devastante, quando sei allo stadio pensi che non prenderà mai gol. Il Milan l’ha pagato 15 milioni? Vale 200 milioni, è un fuoriclasse. Lo metto con i grandi campioni della storia del calcio». E quindi: chi ce l’ha 200 milioni da mettere sul piatto (purtroppo è una battuta: ne bastano un quarto per far vacillare chiunque in Italia, allo stato attuale).