Buon compleanno a… Pedro Obiang - Calcio News 24
Connettiti con noi

Sassuolo News

Buon compleanno a… Pedro Obiang

Pubblicato

su

Oggi Pedro Obiang compie 31 anni. E si merita una bella festa, visto che quella precedente è stata piuttosto complicata, quanto meno non serena. Un anno fa, il centrocampista del Sassuolo, nato in Spagna e con famiglia di origini della Guinea Equatoriale, era fermo a causa di una miocardite che gli ha fatto saltare un intero anno d’attività agonistica. Fino al punto di fargli pensare che il suo rapporto con il calcio dovesse interrompersi per sempre, come ha raccontato a luglio del 2022, quando è tornato in campo.

11 luglio 2022 https://www.calcionews24.com/sassuolo-obiang-ho-pensato-di-smettere-ma-ora-sto-bene/

Si dice sempre che le difficoltà facciano crescere come persone, ma dentro quei momenti nei quali vivi davanti a un bivio e non sei tu a scegliere, è difficile restare sereni: «Ho provato a perdere poche partite e ad essere sempre vicino alla squadra, anche se non è stato facile: devo essere onesto. Talvolta ho parlato con la società e ho chiesto di non andare perché la vicinanza al campo mi faceva voglia di esserci, pur sapendo che non potevo». Dopo, diventa tutto più bello. É come se ti restituissero il tempo ed è bella l’immagine usata da Pedro, si torna indietro alla casella di partenza, hai il gioco davanti e devi nuovamente iniziare: «Sono uno dei più sorridenti perché sono l’unico a cui hanno tolto qualcosa: quando me l’hanno ridata, è come essere tornato bambino».

In Italia Obiang ha giocato in due squadre, inframmezzate da un’esperienza di 4 anni in Premier League. Il primo club è stato la Sampdoria. Quand’era a Genova, aveva raccontato al quotidiano Il Secolo XIX lo stupore di vedere il suo corpo modificarsi. In quel caso non c’entrava una malattia, era qualcosa di diverso, una trasformazione quasi incredibile per un giovane di 23 anni: «Vado in palestra, ma continuo a crescere. E così i muscoli si allungano. Quest’estate ho preso altri quattro centimetri: a maggio ero 1.74 adesso sono 1.78. E peso sempre uguale: 75 chili e mezzo. Ogni tanto mi guardo allo specchio e mi dico “Pedro, ma quando finisci di allungarti?”». Il periodo in blucerchiato gli è rimasto dentro, non l’ha mai nascosto. C’è qualcosa di più che la riconoscenza per il club che lo ha proiettato nel calcio che conta, il luogo nel quale passa dall’essere una speranza del vivaio a un punto fermo della prima squadra, fino ad accumulare 139 presenze. Tanto da avere maturato il desiderio di finire nella Samp la sua carriera, che non è esattamente la dichiarazione più diplomatica che fa un calciatore quando gioca in un’altra squadra.

Probabilmente c’è anche la consapevolezza che solo in quel contesto poteva diventare realtà compiuta quel ritratto tracciato in un articolo de La Gazzetta dello Sport alle sue prime apparizioni in ritiro: «Centrocampista centrale, forte fisicamente, buona visione di gioco e predisposizione naturale al possesso palla. Il tutto condito dalla capacità di effettuare lanci precisi con entrambi i piedi».
Dall’estate del 2019 c’è stato il Sassuolo. Quando arriva in Emilia ha due messaggi da lanciare. Il primo è semplice, netto, più diretto di un tweet e lo lancia all’uscita della sede dopo che ha firmato il contratto: «Sono felice, torno qui soprattutto perché c’è un progetto familiare». Oltre all’ambiente, lo convince il tecnico che lo ha voluto, Roberto De Zerbi, anche se può far sorridere pensare che il mister adesso abbia fatto la strada contraria al giocatore, adesso è lui che sta in Inghilterra a sperimentare le leggi del suo calcio.

Pedro Obiang è arrivato in Italia dal vivaio dell’Atletico Madrid. Per averlo, la Sampdoria ha speso 130 mila euro. Quando lo ha venduto al West Ham costava 6 milioni. Non c’è che dire, una bella plusvalenza, dettata dalla sua indubbia crescita. A trovarlo in Spagna e a decidere di puntare su un ragazzo che pochi conoscevano è stato Fabio Paratici, quando anche lui non era noto ai più.