Empoli, Carli: «Saponara è da Juventus» - Calcio News 24
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2015

Empoli, Carli: «Saponara è da Juventus»

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Il d.s. del club toscano sul mercato: «A gennaio terremo 15-16 giocatori»

Quelli messi a segno dall’Empoli in questa prima parte della stagione sono numeri da capogiro. Merito anche del lavoro del direttore sportivo Marcello Carli, che ha lavorato ad un prodotto artigianale di prima qualità: «Abbiamo cercato di agire con raziocinio. Fino a questo momento ci siamo riusciti. L’unico errore commesso nel passato, e che non va ripetuto, è pensare di voler fare le cose in grande. Dobbiamo essere ben consci della nostra realtà, e muoverci di conseguenza. Abbiamo puntato su ragazzi giovani e con qualità tecniche importanti», ha dichiarato il direttore sportivo ai microfoni di Tuttosport.

IN VETRINA – A proposito dei giovani talenti Carli ha raccontato: «Zielinski tra i talenti della mediana, è quello che ha più talento. Ma ha pure un grande difetto: il suo cartellino è di proprietà dell’Udinese… Paredes? Se impara a velocizzarsi, a giocare a due tocchi, può diventare un calciatore di caratura internazionale. Buchel? E’ quello con più forza fisica che, sommata a visione di gioco e buona tecnica, lo rendono un prospetto molto interessante. E questa volta la goduria è completa, visto che è arrivato dalla Juve in prestito con diritto di riscatto in nostro favore». 

IL PIANO – Il mirino poi si sposta sui “big” della rosa: «Maccarone? Per noi è sicuramente un elemento fondamentale. Saponara, poi, muovendosi qualche metro più indietro rispetto a Massimo riesce a esaltarne le caratteristiche di feroce finalizzatore. Alla Di Natale. Chiariamo una volta per tutte il discorso relativo a Riccardo. Un ragazzo molto sensibile, anche troppo per fare il calciatore. E’ arrivato in un Milan che aveva qualche problema e ha patito il contesto, mentre se fosse arrivato in un club con più certezze, quale ad esempio è la Juventus, penso che avrebbe subito fatto bene. Sì, a giugno sarà molto difficile tenerlo a Empoli. A gennaio? Ne ho già parlato sia con Giampaolo che con il presidente Corsi e abbiamo deciso di tenere i 15-16 giocatori che rappresentano il gruppo titolare della squadra». 

PANCHINA – Infine, si parla di Marco Giampaolo, un altro azzardo calcolato, un’altra scommessa vinta: «La priorità era la conferma di Sarri, in caso contrario avremmo voluto Giampaolo. Un tecnico che dopo essere entrato in orbita Juve, qualche anno fa, su sua stessa ammissione aveva un po’ perso la bussola. Poi si è rimesso in gioco, con voglia e carattere, e così abbiamo deciso di dargli una chance. Ci sta ripagando alla grande, si è saputo integrare nell’ambiente fin dai primi giorni. Nel cuore dell’estate la rosa era palesemente incompleta, ma Giampaolo non ha mai forzato per un’accelerata sul mercato. Anche da un punto di vista tattico si è dimostrato intelligente. Pensava di impostare l’Empoli con un 3-5-2 proponendo un calcio aggressivo, ma dopo i primi allenamenti ha plasmato la squadra in base alle peculiarità dei giocatori: ecco sbocciata una squadra impostata con il 4-3-1-2 e ricca di palleggiatori. La squadra sta crescendo bene: se ci salveremo saremo contenti, se faremo un campionato importante ancora di più, mentre se riusciremo a concretizzare un sogno, sarà bello non svegliarsi».