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Come cambia l’Inter con De Vrij

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Inter che sta per definire il primo colpo della prossima finestra di calciomercato: arriva Stefan De Vrij a parametro zero

Blitz pressoché definitivo del coordinatore dell’area tecnica del gruppo Suning Walter Sabatini: Stefan De Vrij è ad un passo dall’Inter. Il difensore ha scelto di non rinnovare il suo legame contrattuale con la Lazio, attuale club di appartenenza, ragion per cui si libererà a parametro zero al termine dell’attuale stagione: già oggi però, per essere precisi dal primo febbraio, può pre-accordarsi con la sua futura squadra. E questa intesa pare essere arrivata proprio con l’Inter: De Vrij potrebbe firmare un contratto quinquennale con i nerazzurri, l’ingaggio riconosciuto è pari a 4.2 milioni di euro di base fissa ed alcuni bonus variabili, legati a rendimento del calciatore e risultati complessivi del club. Indietro la concorrenza internazionale: Barcellona e club inglesi battuti probabilmente dalla forte volontà dimostrata dall’Inter nella conclusione dell’affare.

Stefan De Vrij, le caratteristiche

Classe 1992, Stefan De Vrij è un difensore che abbiamo imparato a conoscere nel quadriennio disputato con la maglia della Lazio: ad onor del vero sarebbe il caso di parlare di triennio, tenuto conto della seconda stagione in cui – per via di un pesante infortunio al ginocchio sinistro – ha accumulato appena cinque presenze complessive. In termini di tenuta fisico-atletica è praticamente perfetto, De Vrij infatti abbina stazza a rapidità, circostanza che gli consente di recuperare anche quando sorpreso sul tempo. Potente, perentorio nel gioco aereo, piuttosto attento in marcatura, facilmente adattabile in un sistema a tre come in uno a quattro. I difetti: non possiamo descriverlo come uno specialista della fase d’impostazione. I fondamentali tecnici sono discreti ma non eccelsi, così come la visione di gioco: meglio lasciare la cura di questo aspetto ad altri. Nell’evoluzione della sua carriera ha sviluppato una certa attitudine al gol, concretizzatasi proprio nell’arco dell’attuale stagione: cinque gol tra campionato ed Europa League che la raccontano lunga sulla scelta dei tempi attribuibile a Stefan De Vrij.

Come cambierebbe l’Inter con De Vrij

Risulta piuttosto logico supporre le modalità dell’inserimento di De Vrij nella prossima Inter: il centrale olandese andrà a sostituire Miranda per comporre il tandem difensivo con Milan Skriniar. Partiamo dal brasiliano: nel prossimo settembre compirà trentaquattro anni, primavere che iniziano a farsi avvertire, anche nel corso di un campionato – quello attuale – in cui ha disputato ventitré gare e non ha garantito quel rendimento e quella continuità a cui aveva abituato in precedenza. Negli alti e nei bassi che hanno contraddistinto la sua parentesi nerazzurra, a livello individuale e complessivo. Sarà dunque De Vrij-Skriniar: la prima considerazione che balza nell’ordine di rilevanza è sulle caratteristiche dei due futuri compagni di squadra, piuttosto similari. Entrambi straripanti sotto il profilo fisico ed atletico, entrambi non eccellenti in termini di impostazione: funzionerà? Senz’altro in chiave di tenuta difensiva, dove due marcatori di riconosciuto livello possono in tal senso fare la differenza. Probabilmente meno per quanto concerne la fluidità del gioco: l’evoluzione del calcio – con il pressing alto che la fa sempre più da padrone – impone di saper giocare il pallone già dalle primissime battute della manovra. Pena quella di dover buttare la palla troppo presto e faticare enormemente in termini di possesso: una squadra come l’Inter, se vorrà realmente elevare le sue ambizioni e provare a ricondurle su quelle di un tempo, ha il dovere di gestire con più qualità la sua manovra e farlo sin dai primi frangenti dell’azione.

De Vrij nell’Inter di Spalletti

Sarà ancora Luciano Spalletti l’allenatore dell’Inter? Non dovrebbero esserci particolari dubbi in caso di accesso alla prossima Champions League, traguardo che l’Inter – rispetto ai suoi standard – manca da un pezzo. Altrimenti spazio a valutazioni di ogni genere. Ma poniamoci nella soluzione A, ossia quella della conferma dell’attuale staff tecnico: l’Inter oggi gioca con una difesa a quattro nell’accezione originaria del suo termine, mentre la Lazio di Simone Inzaghi sceglie un’impostazione a tre difensori. Dunque per Stefan De Vrij sarebbe uno switch, ma nel corso della sua carriera ha dimostrato di potersi adattare senza particolari problemi, Pedina interessante anche qualora Spalletti, dopo un anno di lavoro e più consapevole con l’inserimento proprio di un difensore del calibro di De Vrij, imposti la futura difesa dell’Inter con quella versione ribattezzata a tre e mezzo, proposta per larghi tratti della scorsa stagione sulla panchina della Roma. Il senso sta nel liberare maggiormente uno dei due esterni, nel caso oltre ogni ragionevole dubbio Joao Cancelo (se sarà riscattato dall’Inter al termine dell’annata), per plasmare un sistema tattico maggiormente dinamico, che consenta allo stesso tempo di avere maggiore densità numerica dal centrocampo in avanti e – nel caso specifico – sfruttare uno specialista del cross quale è il laterale portoghese. Siamo appena agli albori di un’idea, ma il progetto può rafforzarsi. Ad ogni modo il colpo De Vrij è di estrema fattura: l’olandese arriva a parametro zero e l’Inter, in rapporto qualità/prezzo, potrebbe già aver messo a segno una delle operazioni più interessanti della prossima sessione di calciomercato.