Empoli, Andreazzoli: «Nessuna rivincita personale. Coppa Italia? Va vinta»
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Empoli, Andreazzoli: «Nessuna rivincita personale. Coppa Italia? Va vinta»

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Aurelio Andreazzoli, allenatore dell’Empoli, ha parlato alla vigilia del match di Coppa Italia contro il Verona

Aurelio Andreazzoli, allenatore dell’Empoli, ha parlato alla vigilia del match di Coppa Italia contro il Verona. Le sue dichiarazioni in conferenza stampa.

BILANCIO – «Saremmo sordi se non ascoltassimo i commenti, siamo contenti del lavoro che facciamo e del risultato che ci dà. Quando ci metti tanto impegno e fatica, se hai i risultati è chiaro che sei nella condizione ideale per incentivarli. Però poi tutto finisce lì, perché domani abbiamo una partita e stiamo lavorando su quella. Godiamo di quello che è stato ma finisce lì il discorso».

RIVINCITA –
«Non ho assolutamente questa sensazione, se così si può chiamare. Sono soddisfatto del lavoro fatto nel passato e addirittura anche del periodo passato a casa. Prendo le situazioni così come vengono cercando di dare peso a quello che facciamo. A me questo mondo ha fatto sempre del bene: in giardino ho due palloni, uno giallo e uno bianco, e li tengo lì per ricordarmi di quello che mi sta dando questo mondo. Non devo togliermi nessun sassolino sinceramente, mi ritengo fortunato e non ho rivalsa nei confronti di nessuno. Anzi, ringrazio tutti quelli che ho trovato nel mio percorso, perché mi hanno fatto crescere».

COPPA ITALIA – «Per noi è un’opportunità, perché andiamo là per vincerla. Questa è una partita molto importante con cui vogliamo confrontarci. Non mi piace molto questo format, mi piace più il modello inglese. Questa è la coppa di chi è più forte e potente, mi piacerebbe che fosse paritaria per tutti, si comincia tutti insieme e si finisce tutti insieme. Tornando al discorso, la affronteremo con la massima attenzione e dedizione».

MANCUSO –
«Mancuso giocherà di sicuro. Useremo lo stesso metro che abbiamo usato fino a oggi. Lo faremo portando rispetto alla salute dei ragazzi, abbiamo a disposizione venticinque giocatori di movimento, gli vogliamo dare l’opportunità di partecipare».

VERONA – «Negli uomini non lo so, nell’atteggiamento me l’aspetto tale e quale. Ci baseremo anche sulle precedenti esperienze, tenendo ferme le nostre convinzioni».