Infortunio Zaniolo, la maledizione dei crociati e un dato che fa riflettere
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Infortunio Zaniolo, la maledizione dei crociati e un dato che fa riflettere

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Infortunio Zaniolo, la maledizione dei crociati in casa Roma non ha davvero fine. Il dato sui problemi al ginocchio fa riflettere

Paradossale, al lunedì mattina, la situazione dell’umore dei tifosi della Roma. I giallorossi si ritrovano in una condizione di profonda delusione dovuta certamente alla seconda sconfitta consecutiva, ma sopratutto per l’infortunio di Nicolò Zaniolo. C’è il dispiacere generale per un giovane giocatore che ha dimostrato di essere un calciatore fenomenale e, sopratutto, un bravissimo ragazzo.

Dopo l’operazione il classe ’99 dovrà affrontare il solito iter tra riabilitazione e recupero fisico. I tempi di recupero sono ormai noti: tra i 4 e i 6 mesi in base a come reagirà l’articolazione. Di fatto, l’Europeo per cui Zaniolo aveva già praticamente staccato un biglietto, è a serissimo rischio. Una serie di fattori che fanno riflettere l’ambiente capitolino che, dati alla mano, si ritrova condannato da una vera e propria maledizione legata alla rottura dei legamenti crociati.

Una storia che ha inizio ormai svariati anni fa e che non accenna a terminare. I numeri degli infortunati in questa modalità, fanno paura. Diciannove calciatori tra prima squadra e Primavera a partire dal 2014. Anno in cui Strootman si arrese per primo al problema del ginocchio nella trasferta di Napoli, in quello che fu l’inizio di un calvario senza fine per l’olandese. Da lì una serie di catastrofi dietro l’altra: Mario Rui, Rudiger, Florenzi (due volte), Karsdorp, Emerson Palmieri e Zappacosta per ultimo, prima di Zaniolo.

A loro si aggiungono i giovani Bouah, Calafiori, Ponce, l’allora primavera Luca Pellegrini (adesso di proprietà della Juve), Bianda, Nura, Tumminello, Capradossi. Il fattore che accomuna tutti questi infortuni è soltanto uno: la sfortuna. Cosa bisogna fare per uscire da questo tunnel buio che sembra davvero infinito non è dato saperlo. Per prevenire, i campi di Trigoria sono stati rifatti, ma i traumi contusivi durante le gare non sono una scienza esatta da indovinare. Intanto la maledizione continua, e Zaniolo è l’ultima “vittima”. Non resta che fare il tifo per il giovane e stringersi intorno a lui. La Roma e la Nazionale ne hanno bisogno.