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Editoriale

Inter, Primo Maggio da Scudetto e “condivisione”

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Inter sempre più vicina allo Scudetto: un Primo Maggio che premia il lavoro di Conte e ha “condivisione” come parola chiave

Ormai ci siamo, per lo Scudetto Inter è questione di giorni, forse addirittura di poche ore. Lo sanno anche i muri, se l’Atalanta non dovesse battere il Sassuolo arriverebbe il Tricolore numero 19 per il club meneghino, al culmine di un campionato dominato abbondantemente in questo 2021.

Ma in realtà i festeggiamenti sono già partiti nella fresca serata di Crotone, con le immagini dello spogliatoio e del bus nerazzurro in estasi al coro di “La capolista se ne va”. Un classicone dei vincenti o di chi nel profondo del cuore sa di esserci molto vicino.

Ed è “condivisione” la parola chiave dell’ennesima giornata da ricordare per i nerazzurri. Non tanto quella social di club e giocatori, in barba a ogni tipo di scaramanzia, quanto quella di un gruppo che giorno dopo giorno ha dimostrato di stare bene insieme e navigare sicuro verso l’obiettivo.

Non poteva però esserci pomeriggio migliore del Primo Maggio per celebrare un quasi Scudetto. E soprattutto il timoniere dell’Inter, quel Conte che ha fatto della sacralità e della cultura del lavoro il suo mantra professionale.

Nella cavalcata interista c’è tanto, tantissimo del tecnico salentino, capace di trasferire la propria mentalità in due anni “straordinari”, come da lui stesso etichettati. Ma ha impressionato ancor di più Serse Cosmi, il quale a fine partita ha posto l’accento su quella parolina “condivisione” parlando proprio di Inter: una percezione netta ed evidente dal campo, di unità e partecipazione uniche tra allenatore, staff tecnico e calciatori.

In fondo sono stati questi gli ingredienti principali di uno Scudetto strameritato che avrà tanti volti in cornice, ma il concetto di gruppo in copertina. Un gruppo che ha saputo mettere in un angolo l’Io per privilegiare il Noi. Guarda caso, un altro dei dettami preferiti di un certo Antonio da Lecce.