Serie A
Maccarone: «Milan e Nazionale i miei due rimpianti»
Le parole di Massimo Maccarone, attaccante dell’Empoli, sulla sua carriera ed il suo futuro
Massimo Maccarone, attaccante dell’Empoli, autore del goal vittoria nella sfida contro il Palermo, ha rilasciato un’intervista a Tv2000. Queste le sue parole: «Rimpianti? Il Milan è stata una tappa importante nella mia carriera. Ho fatto 5 anni nel settore giovanile e mi hanno fatto crescere tanto. E’ stato un peccato non aver esordito con quella maglia a San Siro, sarebbe stato bello. Invidio molto i giovani calciatori, perché io sono a fine carriera e loro all’inizio. Ho ancora tanta voglia di scendere in campo, ma il fisico delle volte non lo permette».
SULLA NAZIONALE – «Ho buttato via con le mie mani ciò che avevo costruito in Nazionale. In quel periodo giocavo in Inghilterra e per i calciatori italiani all’estero era dura essere convocato in nazionale. Ero uno dei pochi calciatori azzurri a giocare fuori. Poi ho avuto due anni complicati dove ho perso il giro della nazionale. E’ un grande rammarico. Andare in ritiro adesso non mi pesa per niente, anche perché in 4 anni di Inghilterra non li ho mai fatti. Non sto pensando all’addio al calcio, ho ancora tanta voglia di andare in ritiro e giocare. Una volta smesso, vorrei restare in questo mondo, soprattutto all’Empoli. Il calcio di oggi è molto diverso rispetto ai miei primi anni, è molto più fisico che tecnico».
SULLA NAZIONALE – «Ho buttato via con le mie mani ciò che avevo costruito in Nazionale. In quel periodo giocavo in Inghilterra e per i calciatori italiani all’estero era dura essere convocato in nazionale. Ero uno dei pochi calciatori azzurri a giocare fuori. Poi ho avuto due anni complicati dove ho perso il giro della nazionale. E’ un grande rammarico. Andare in ritiro adesso non mi pesa per niente, anche perché in 4 anni di Inghilterra non li ho mai fatti. Non sto pensando all’addio al calcio, ho ancora tanta voglia di andare in ritiro e giocare. Una volta smesso, vorrei restare in questo mondo, soprattutto all’Empoli. Il calcio di oggi è molto diverso rispetto ai miei primi anni, è molto più fisico che tecnico».
