2014
Milan, El Shaarawy: «Voglio tornare protagonista»
Le parole del Faraone tra obiettivi, traguardi e difficoltà.
MILAN EL SHAARAWY – Si è rimesso in moto Stephan El Shaarawy, tornato in campo contro l’Atalanta. L’attaccante del Milan, che è stato escluso dalla lista dei pre-convocati per il Brasile, vuole tornare subito forte per ritagliarsi un ruolo da protagonista nel club rossonero e in Nazionale: «Prandelli? Io ho sperato fino alla fine di poterlo convincere, di conquistare la sua fiducia per riuscire ad accaparrarmi un posto per il Brasile. Ma devo riconoscere che effettivamente, un paio di partite erano davvero troppo poche per dare certezze solide e concrete. L’ho sentito al telefono in…viva voce mentre ritiravo un premio a Crema. Mi ha detto di continuare così come sto facendo. Mi ritengo un buon giocatore, ho ancora tanto da imparare a 21 anni perché sono all’inizio della mia carriera. Ed è giusto chiedermi di più per le mie qualità», ha dichiarato il “Faraone” ai microfoni del “Corriere dello Sport”.
L’ESAME – El Shaarawy potrebbe avere più spazio contro il Sassuolo, un banco di prova importante per lui e la squadra: «Se dovessi partire titolare cercherei di aumentare il mio minutaggio. Magari segnando anche un gol che, per un attaccante, non guasta mai. La mia condizione è migliorata molto nelle ultime settimane. Sono partito con 20-30 minuti con la Primavera. Sono stati molto positivi e confortanti i primi 45’ giocati con la prima squadra. Operazione? Si è tentato di applicare una terapia conservativa che non ha avuto buon esito. Ma adesso tutto è finito, nel migliore dei modi».
MODULI E TATTICHE – Il centravanti ha parlato dei suoi desideri per la prossima stagione, concentrandosi però sugli aspetti tattici: «Il mio obiettivo primario, quello sicuramente principale fin dai primi allenamenti, sarà di tornare protagonista dopo una stagione pessima dove la sfortuna e gli infortuni si sono accaniti contro di me. Io mi auguro di poter giocare nella stessa posizione, esterno sulla sinistra, quella a me più congeniale. Penso sia la collocazione tattica dove riesco a esprimermi al meglio. Parlando di schemi il 4-3-3 potrebbe essere il migliore. Ma anche il 4-2-3-1 andrebbe bene lo stesso. Mi piacerebbe, lo ripeto, poter giocare largo a sinistra. Giocare con Kakà? Non vedo l’ora di poterlo realizzare. Ero così contento nell’estate 2013 quando Ricky tornò al Milan… In realtà è arrivato lui ma sono venuto meno io. Spero di rifarmi. Da sempre è il mio idolo, in questa stagione ci siamo solo intravisti. Ho voglia di giocare con lui. Balotelli? Penso che Mario possa giocare in qualsiasi parte del reparto offensivo. Anche da centravanti vero».
BILANCIO E FUTURO – Infine, El Shaarawy ha tracciato un bilancio di questa stagione e parlato della prossima, lanciando segnali anche sul settore giovanile rossonero: «Questo gruppo è grosso modo quello che in precedenza aveva conquistato il terzo posto. Ha grandi qualità anche se avrebbe dovuto fare qualcosa di più sul campo. Questa volta non siamo riusciti a recuperare lo svantaggio, siamo stati sfortunati ma dovevamo dare di più. Mastour? Sicuramente è un giocatore di grande qualità, ma è ancora molto giovane, non bisogna addossargli troppe responsabilità, ma può avere un grande futuro. Certamente Hachim deve crescere da solo, deve essere lasciato tranquillo. Deve dimostrare tutto il suo talento lavorando sempre con grande grande umiltà. Bisogna andarci piano, è ancora presto per capire di che pasta è fatto. Ci sono bellissimi giocatori nelle giovanili del Milan. De Sciglio è il miglior prototipo di questi ultimi anni considerato il fatto che disputerà un Mondiale ad appena 21 anni. Purtroppo temo che il Milan non sarà gravato dall’onere, ma in realtà si tratta anche di un grande onore, delle Coppe europee. Questa situazione ci consentirà di allenarci molto bene durante la settimana dove sarà necessario preparare al meglio le partite. Cosa giocherà a favore del Milan? La probabile mancanza delle Coppe e, probabilmente, l’effetto post-mondiale potrebbe avere effetti particolari sulle nostre squadre di riferimento. Dovremo partire bene, molto bene per sfruttare queste situazioni a noi sicuramente favorevoli».