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Montella: «Genoa? Ora viene il difficile. Sugli obiettivi…»

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Vincenzo Montella, allenatore del Milan, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match con il Genoa dicendo la sua sulla gara della decima giornata di A

Vincenzo Montella non si fida del Genoa. Il tecnico del Milan è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Genoa – Milan, presentando così il match: «Niang e Donnarumma stanno meglio, non ci saranno Antonelli e Calabria. Vedremo Zapata, forse lo convochiamo. Domani prenderò le decisioni definitive, l’idea è quello di cambiare un uomo per reparto, vedremo se sarà possibile farlo. Locatelli? È giovane ed è più fresco degli altri. Abbiamo festeggiato dopo la vittoria di sabato ma ora dobbiamo pensare al Genoa. Credo che la partita di domani sarà molto delicata: c’è bisogno del massimo agonismo e a livello fisico bisogna arrivare al meglio. Il Genoa è una formazione difficile da affrontare, soprattutto dal punto di vista tattico. Dovremo essere bravi a mettere in campo tutte le nostre qualità tecniche che sono superiori a loro. Juric è un po’ il figlio di Gasperini. Porta avanti il lavoro del suo predecessore e sta facendo bene.».

IL COMMENTO – Prosegue il tecnico rossonero: «Obiettivi? Mi piace essere ottimista e sincero: la Fiorentina e l’Inter nello scorso anno sono state davanti per gran parte della stagione e hanno chiuso la classifica al quarto e quinto posto. Il campionato è lungo. La Juventus è una grandissima squadra. La vittoria contro i bianconeri può far crescere l’autostima ma dobbiamo mantenere lo spirito giusto. Il cambio di Niang con la Juve? L’ho deciso io, non lo staff medico. Non stava bene e ho preso questa decisione. I tifosi ci seguono con più entusiasmo e questa cosa è molto positiva. Il tifoso si identifica nella propria passione e vedere questa cosa in costante crescita mi fa piacere.  I nostri giovani hanno un grande equilibrio che parte da lontano, e questa cosa è molto positiva. Arbitri? Rivedendo il gol annullato alla Juve ho notato che Benatia ha influito sui tempi di uscita di Donnarumma. Premetto che sono favorevole alla tecnologia, ma questo episodio è davvero al limite e qualsiasi scelta avrebbe scontentato tutti. Berlusconi? Sognava una formazione tutta italiana e ha avuto ragione».