Parma, Leonardi chiede scusa agli abbonati - Calcio News 24
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2009

Parma, Leonardi chiede scusa agli abbonati

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L’amministratore delegato Pietro Leonardi precisa quanto detto ieri al termine della partita Parma – Lazio circa l’atteggiamento del pubblico: “Ieri sono andato oltre quando ho parlato di abbonati, perchè è un patrimonio della società . Circa tutto il resto mi sono sentito di difendere una squadra in difficoltà . Quando dopo cinque minuti si inizia a contestare gente come Morrone è normale che lo difenda perchè è il tipo di giocatore che ci rappresenta per impegno e dedizione alla maglia.”

“In riferimento a quanto successo ieri pomeriggio, volevo chiarire alcuni aspetti, perchè ho visto che ho sollevato un polverone, e perciò ritengo che sia giusto che io sia chiaro. Prima di tutto è stata una settimana abbastanza particolare, per tutti noi, in cui si è parlato di tanto meno di quelli che sono i nostri obiettivi, e non per volontà  soltanto del Parma Calcio. E’ possibile anche, anzi è quasi certo, che quando ci sono le partite io soffro troppo, e perciò posso essere troppo istintivo in un momento specifico, che può essere quello del post partita, però a me interessa far capire alla gente di Parma, quali sono i miei concetti e le mie sensazioni, e se vado oltre, come è successo a volte in 20 anni, quando vado oltre ho detto sempre che sono scomodo. Io ho molti difetti ma anche qualche pregio, ed uno di questi, che io mi riconosco, è che so riconoscere quando vado oltre. E questo andare oltre ieri è riferito soltanto nello specifico quando mi sono rivolto agli abbonati, perchè l’abbonato è un patrimonio della società , ed in questo caso dentro di me è successo come quando pensi una cosa e ne di ci un’altra. Il mio pensiero non era riferito invece a troppa gente che se si abbona, significa che ci tiene, perchè ci ha dato fiducia; probabilmente abbiamo fatto troppe iniziative sugli abbonamenti di un certo tipo e perciò dobbiamo stare più attenti a quelli che possono essere presunti omaggi o presunti biglietti autorità , non so come chiamarli, perchè devo stare attento a quello che dico se no scappa qualche polemica anche in riferimento a questo.

Per quanto riguarda il concetto espresso ieri, nel momento in cui ho difeso la squadra, lo ripeto con forza, perchè difendo la squadra ed un gruppo di giocatori che sono in difficoltà , nessuno lo nasconde, ma quando dopo cinque o dieci minuti si comincia contestare gente come Morrone, se permettete io ho il dovere di difenderlo, perchè rappresenta il soggetto che noi identifichiamo, che è quello che deve entrare in campo senza timori ed uscire dal campo con la maglia sudata.

Noto con piacere che qualche autorevole giornalista in questo momento si preoccupa, e sono gli stessi che quando le cose andavano bene ed io dicevo che bisognava pensare solo alla salvezza, mi davano dell’ipocrita o dello scaramantico. Meno male che adesso si preoccupano: vuol dire che se siamo tutti quanti un pochino più compatti a preoccuparci di questo momento difficile della squadra.

Ci tenevo a precisare altre cose: mi si è detto che ho esagerato perchè ieri allo stadio non c’era tanta contestazione: mi sembra che ieri una gran parte di tifosi della Curva abbia gridato qualcosa di poco carino nei riguardi degli altri settori, e questo vuol dire che non ero il solo ad essere sordo. Qualcuno che disturbava c’era: sicuramente non era un abbonato, ma qualcuno che disturbava in tribuna c’era, soprattutto dopo dieci minuti dall’inizio. Io sono sempre una persona che accetta le critiche, ed in questo momento è giusto che si facciano delle critiche, e noi le dobbiamo accettare. Però se ci professiamo in una certa maniera, ed ho sempre apprezzato questa voglia di mantenimento delle tradizioni di Parma: la maglia di un certo tipo; lo stadio Tardini; lo stile inglese. Ebbene, allora continuiamo in questa direzione: magari fischiamo al 90Ã?°, proviamoci, oppure facciamo una bella critica definitiva a Leonardi ed a tutti gli altri dal 16 di maggio: c’è tutto il tempo finchè non inizia la nuova stagione.

La settimana scorsa è passata a smentire il mio passaggio alla Juventus, però a furia di ripeterlo non ci ha creduto nessuno. Siccome alla mia faccia ci tengo, non sto cercando, come ho sentito, di creare un problema perchè devo andare alla Juventus; non sono così misero; non ho di queste velleità . Io sono orgoglioso di stare nel Parma, perciò l’ho detto, l’ho dichiarato, l’ha dichiarato la proprietà . Questo per chiarire questo aspetto; dall’altra parte si è creato un meccanismo di paura dopo la sconfitta, di mettere in bilico il rapporto tra Guidolin e la società . Guidolin è uno dei punti di forza di questa squadra, e lo sarà  anche nel futuro. Sono contento che questo tema sia stato toccato dai ragazzi della Curva, dai Boys, e loro nel comunicato che hanno fatto oggi mi hanno chiesto di intervenire sulla squadra e sull’allenatore perchè il momento è critico, e li ringrazio per questo, li ringrazio per il consiglio che mi hanno dato, e così facendo hanno lanciato il messaggio che non sono d’accordo su come mi ero posto ieri nei confronti degli altri tifosi. Meglio così, così anche quei dubbi sul fatto che io volessi addolcirmi i Boys sfumano: loro fanno i tifosi, ed io sono orgoglioso di come rappresentano il Parma, e lo ribadisco anche dopo questo episodio, perchè credo che questo sia il vero modo di fare il tifoso.

Se parlo di uniformità  arbitrali su determinate situazioni, passo per uno che si vuole creare degli alibi, e potete immaginare quante occasioni ho avuto in questa stagione, in cui ho dovuto ingoiare tanti bocconi amari, ed in cui sono stato zitto. Se parlo di uniformità  in riferimento all’episodio di ieri sera, premettendo che Jimenez ha sbagliato, e perciò verrà  punito “? l’ho detto almeno quattro volte “? significa che noi non abbiamo perso la partita perchè l’arbitro ha sbagliato qualcosa o perchè i tifosi hanno fischiato, non è mia consuetudine attaccarmi a queste cose. Noi abbiamo perso contro la Lazio per n ostri demeriti, che in questo momento ci sono e che erano figli della prestazione con dispendio incredibile contro l’Inter, e se vedete un attimo cosa è successo all’Inter ieri sera a Napoli, solo una fatalità  non ha fatto sì che i nerazzurri tornassero dal San Paolo sconfitti. Questo significa che giocare tre partite in una settimana non è semplice, e la Lazio è venuta a giocare al Tardini con una gara in meno nelle gambe.

Chiudo dicendo che questo episodio mi ha insegnato molto, e che probabilmente d’ora in avanti mi vedrete molto di rado, perchè sarà  meglio mettermi da parte e pensare a quello che è l’obiettivo, cioè i 40 punti. Mi piace anche a me stare vicino alla squadra, all’allenatore, alle mie persone. Chiudo con una domanda: ma quando Leonardi si arrabbiava, lo faceva per se stesso o per il Parma?”

fonte: fcparma.com