Roma, le grandi trattative dell'era americana: Mohamed Salah
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Roma, le grandi trattative dell’era americana: Mohamed Salah

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Roma, le grandi trattative dell’era americana: Mohamed Salah. Arriva nel 2015 grazie a Sabatini e saluta nel 2017, venduto da Monchi

C’è un momento ben preciso in cui Walter Sabatini si innamora di Mohamed Salah e decide di provare a portarlo a Roma. L’occasione è una gara di ritorno di Europa League del 2015 tra i giallorossi e la Fiorentina, all’Olimpico. Match nel quale l’egiziano fa del tutto impazzire la difesa giallorossa, allora di Rudi Garcia. Da quel momento, per il direttore sportivo, il classe ’92 diventa un chiodo fisso.

Nell’estate del 2015, dopo una lunghissima ed estenuante trattativa, riesce a portarlo nella Capitale. Circa 20 milioni la cifra complessiva, tra prestito e riscatto, che Pallotta avrebbe dovuto versare al Chelsea. Ci mette davvero poco a conquistarsi il campo e l’amore dei tifosi giallorossi. Sgroppa sulla fascia, segna ed è anche caratterialmente molto apprezzato da allenatore e sostenitori capitolini. Pochi mesi dopo dal suo arrivo cambia la guida tecnica e subentra Spalletti: sarà la vera svolta della sua carriera.

Sotto la guida dell’allenatore toscano riesce a perfezionarsi sia dal punto di vista difensivo, sia sotto porta. Da sempre un po’ bacchettato per il suo poco cinismo, riesce a migliorare col passare delle settimane. Celebre è, inoltre, una conferenza stampa in cui Spalletti lo elogia per un ripiegamento mostrando alla stampa il filmato. Salah diventa sempre più inamovibile e, spesso, quando non gira lui non gira la squadra. In due stagioni giallorosse mette a segno quasi un gol ogni due partite. Media straordinaria.

Inevitabile che le big europee andassero a bussare alla porta della Roma. Sabatini ha salutato e Monchi, di fronte a quasi 40 milioni complessivi messi sul piatto dal Liverpool, non ci pensa due volte a farlo imbarcare in un aereo con destinazione Inghilterra. È l’estate del 2017. Inutile dire che sarà lui il mattatore dei giallorossi nella semifinale di Champions League del 2018. Nonostante questo, i tifosi della Roma gli hanno riservato soltanto applausi al suo ritorno all’Olimpico. Di fronte a un rimpianto così grande, non si poteva far altro.