Roma, neurochirurgo Maira: «Castan, ancora un mese di convalescenza» - Calcio News 24
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2014

Roma, neurochirurgo Maira: «Castan, ancora un mese di convalescenza»

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Il medico che ha operato il brasiliano per il cavernoma ha parlato dei tempi di recupero

È stato operato lo scorso 3 dicembre per un cavernoma, ovvero una malformazione vascolare congenita che colpisce il cervelletto, ma ha già ripreso a correre: Leandro Castan è sulla via del recupero. Lo conferma il professor Giulio Maira, neurochirurgo e senior consultant dell’Istituto di ricerca e cura Humanitas di Milano che ha operato il brasiliano della Roma all’inizio del mese alla clinica Quisisana di Roma. Intervistato da ‘Il Messaggero‘, Maira parla della vita che conduce adesso Castan: «Sta bene, fa una vita normale. La convalescenza durerà ancora un mese, un mese e mezzo».

OVVERO? – Ma cosa significa normale? «Vuol dire che si muove con coordinazione e con equilibrio. Non ha vertigini né altri disturbi. Un po’ di sport può riprenderlo, ma piano. Esercizi? Per ora solo cyclette e tapis roulant. E i primi colpi di testa? Tra tre mesi se tutto continua ad andare bene».

RITORNO – Il professore continua parlando del ritorno del centrale: «In pieno la prossima stagione, in ottime condizioni. Più forte di prima! Gli ho detto di andarci piano. Il fatto che abbia affrontato in aereo un viaggio così lungo non vi sembra un buon segno? Gli ho detto, scherzando, di “non fare colpi di testa”. Può correre senza sforzare. Per alcuni mesi deve fare una preparazione a parte molto lenta. Coordinazione ed equilibrio, come ho detto, sono intatti. Quindi, sarà più facile per lui tornare in forma. Perché Castan è un vero guerriero!».

RISCHIO – Maira conferma il rischio che aveva già anticipato Castan, ovvero che senza operazione il centrale non avrebbe più potuto giocare: «Certo, il suo equilibrio sarebbe stato compromesso. I suoi primi sintomi del cavernoma, d’altronde sono state proprio le vertigini. Impossibile giocare con la sensazione di essere su una barca. Totale guarigione? Sì, abbiamo rimosso il cavernoma che aveva sanguinato. Ora lui, la squadra e i tifosi devono solo avere pazienza».