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Se pure Buffon ha il diritto di scegliere

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I tifosi italiani sembrano in gran parte contrari rispetto al ritorno di Buffon in Nazionale: ma anche Gigi ha diritto di scegliere

L’eco scaturita dall’annuncio di Gigi Di Biagio di voler convocare Buffon in Nazionale non si è ancora spenta. Né lo farà nei prossimi giorni. I punti di vista al riguardo sono tanti e ognuno ha una sfumatura diversa. Sempre su queste pagine si è scritto che la decisione del nuovo c.t. di richiamare Buffon rischia di sembrare un insulto a quella domanda di rinnovamento che invece il nostro movimento richiede. Ma c’è anche il rovescio della medaglia, quella dei due Gigi: Di Biagio e Buffon.

Quella del c.t. sembra quella più facile da comprendere. Di Biagio ha il diritto di convocare chi vuole in Nazionale. Se ritiene Buffon il miglior portiere italiano in circolazione, se pensa che nelle due amichevoli in cui si gioca probabilmente la permanenza a Coverciano sia meglio affidarsi all’usato sicuro, chi può negargli di convocarlo? Non i giornalisti, non i tifosi, solo una persona: Gigi Buffon.

E l’altro Gigi di questa storia, a sua volta, ha il diritto di scegliere. Lo avrebbe di per sé in qualità di uomo libero. Ma lo ha ancora di più in qualità di monumento del nostro calcio, peraltro “convocato” dal c.t.. Non siamo stati degni di esultare negli ultimi Mondiali ad ogni sua parata, non abbiamo meritato di essere salvati quando la sua personalità e il suo talento c’hanno tirato fuori dai guai, se non ammettiamo che Buffon possa giocare un altro paio di amichevoli in Nazionale.

Perché non avrà i riflessi di una volta, ma alla nuova generazione potrà insegnare cosa vuol dire rappresentare l’Italia a livello internazionale. La sua presenza farà più bene che male, insomma. E se anche fosse stato il contrario, sarebbe stato un giusto pegno da pagare per un campione che si è conquistato la libertà di decidere come lasciare. Magari non con una maglia azzurra bagnata da lacrime di vergogna come quella di Italia-Svezia. Questo chiediamo: se pure Buffon ha il diritto di scegliere.