Serie A 2020-2021 a porte aperte: si lavora per il futuro del calcio italiano
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Serie A 2020-2021 a porte aperte: si lavora per il futuro del calcio italiano

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Serie A 2020-2021 a porte aperte: si lavora per il futuro del calcio italiano, ma gli stadi riapriranno sin da subito?

«Speriamo che si possa riparlarne a settembre». Queste le ultime parole del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, che continua a girare intorno ad un argomento delicato, anzi delicatissimo. La nuova stagione di serie A si sta avvicinando, ma al momento ancora non ci sono certezze sulla riapertura al pubblico degli stadi. Troppe norme, nessuno sembra avere la voglia di mettere mano ad una decisione difficile da prendere, visto anche il timore di una seconda ondata di contagi tanto temuta per il mese di ottobre.

NUOVO PROTOCOLLO – Nel frattempo il Comitato tecnico-scientifico è all’opera per poter trovare una nuova soluzione e riportare il pubblico dentro gli stadi. La mancanza si è fatta notare in questa nuova serie A – è stato annullato anche il fattore casa/trasferta -, dunque si cercherà di trovare una soluzione in grado di non scontentare nessuno. Le indicazioni arriveranno, anche per via della pressione dei club, ma bisognerà vedere quali saranno le norme da rispettare.

PROBLEMA IMPIANTI – Non tutti gli stadi di serie A potranno prevedere una riapertura nel breve periodo seguendo le norme di distanziamento e di igiene che verranno probabilmente riviste. Inoltre ci sono situazioni che si annullano tra loro (i vari pareri dei vari esperti), che rischiano di mandare ancor più nel caos il calcio. Si lavora, dunque, ma con molta calma. Al momento nessuno vuole correre il rischio di una seconda ondata di contagi.