Torino, c'è tanto da fare: Juric riparte (quasi) da zero
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Torino, c’è tanto da fare: Juric riparte (quasi) da zero

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Dalla porta all’attacco, dai riscatti ai possibili addii di Bremer e Belotti: c’è il rischio di smantellare il Toro

Dalla porta all’attacco, il Toro è quasi tutto da rifare. Ne è consapevole anche lo stesso Ivan Juric, che fin dalla scorsa estate alzava la voce per il calciomercato condotto la scorsa estate dalla dirigenza del club. Prestiti secchi e con diritto di riscatto, così si rischia di vanificare il lavoro di un anno, che a livello sportivo ha permesso di raggiungere quota 50 punti e di avere buone possibilità di terminare nella parte sinistra della classifica.

Dalla porta all’attacco

A livello di programmazione, però, c’è davvero poco, con tanti punti interrogativi ancora da risolvere. E il portiere è uno dei più grandi: Milinkovic-Savic non ha convinto, Berisha è un buon dodicesimo, Gemello è ancora acerbo. Da via Arcivescovado si cercherà un portiere, per Gollini si pensa di fare davvero sul serio. Due dei big della squadra, inoltre, stanno riflettendo sul proprio futuro: Bremer è tentato dal grande salto, Belotti non ha ancora deciso se rinnovare o meno, Juric aspetta di capire il loro destino.

Tutti i riscatti

Si passa così ai tanti prestiti da riscattare, anche se per Brekalo è già arrivata una fumata nera. Il croato tornerà al Wolfsburg, le strade si separeranno e la trequarti rischia di essere stravolta. Anche Pjaca e Praet, infatti, sono in bilico: il primo non ha convinto e verrà rispedito alla Juventus, il belga è tra i pupilli dell’allenatore ma si sta cercando di prolungare il prestito per non pagare subito i 15 milioni di euro necessari per strapparlo dal Leicester. Anche a centrocampo, infine, di certezze ce ne sono ben poche. Una è rappresentata da Lukic, pronto anche a diventare capitano nel caso in cui lasciassero Belotti e Bremer, e l’altra da Ricci, il quale complessivamente costerà circa 10 milioni di euro dall’Empoli.

Insidia Roma

Ma se Pobega tornerà al Milan perché in prestito secco, per Mandragora il riscatto non è più così sicuro: da una parte si cercano di limare i 9 milioni richiesti dalla Juve, dall’altra c’è la Roma pronta ad inserirsi a rappresentare un’insidia non da poco. Sugli esterni, infine, Singo e Vojvoda sono confermatissimi salvo assalti, per Aina si cercherà di monetizzare e Ansaldi difficilmente prolungherà il contratto.