Vidal è l'acquisto perfetto per l'Inter di Conte - ANALISI TATTICA
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Vidal è l’acquisto perfetto per l’Inter di Conte

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Arturo Vidal è a un passo dall’Inter. Sarebbe un innesto fondamentale per la squadra che ha in mente Antonio Conte

Non è semplice per i dirigenti lavorare con Antonio Conte, allenatore che spesso arriva ai ferri corti abbastanza rapidamente con la propria società. Tuttavia, il tecnico leccese semplifica, sotto un certo punto di vista, il lavoro di chi deve fare mercato: avendo un gioco molto definito e riconoscibile, è relativamente facile individuare profili che ben si collocano nel suo 3-5-2.

Non a caso, il primo colpo è stato quello di Hakimi, giocatore che, oltre a sposarsi bene con l’allenatore, risolve uno dei difetti principali dell’Inter della passata stagione: la qualità complessiva dei quinti. Un altro giocatore che sembra a un passo dei nerazzurri è Arturo Vidal, che già lo scorso anno era stato molto vicino all’Inter. Il cileno ritroverebbe quindi l’allenatore che alla Juventus lo ha reso grande quasi 10 anni fa. Ma che giocatore è oggi il sudamericano?

Per quanto sia stato un calciatore in parte osteggiato da parte dell’opinione pubblica catalana perché reputato molto distante dal “DNA Barcellona”, il cileno non ha affatto trovato poco spazio nelle ultime due stagioni, soprattutto con Valverde. Vidal era chiamato a dare più intensità a una squadra abbastanza statica e dai ritmi bassi, compensando le caratteristiche di Messi e Suarez (due giocatori dal basso contributo in fase di non possesso).

Per quanto non possa ovviamente avere la brillantezza di qualche anno fa, mantiene numeri di tutto rispetto. Anche se è uno dei dati meno alti della sua carriera, prova ben 5.2 contrasti ogni 90′. D’altronde, è per distacco il giocatore del Barcellona che effettua più spesso tentativi di pressione, ben 26.6 ogni 90′.

Insomma, non avrà i picchi di qualche anno fa, ma la sua aggressività sembra sposarsi molto bene con una squadra (l’Inter) che spesso ha il difetto di schiacciarsi troppo. In coppia con Barella, i nerazzurri avrebbero due mezzali molto intense in grado di sostenere bene le punte nel pressing. D’altronde, Conte ha sempre prediletto mezzali e centrocampisti con grandi doti quantitative.

La scorsa annata di Vidal è stata molto interessante dal punto di vista finalizzativo: ha segnato ben 8 gol in 1663′ (contando solo il campionato), rivelandosi la stagione con la migliore media gol della sua carriera. L’aspetto curioso è che Vidal in assoluto non ha tirato molto in porta, anzi le 1.37 conclusioni ogni 90′ sono uno dei suoi peggiori score da quando gioca a calcio. Ma sono stati tiri in media molti pericolosi, come dimostrano gli 0.31 Expected Goals ogni 90′, il dato più elevato della sua carriera.

Se nel Bayern Vidal aveva molto arretrato la propria posizione, al contrario ha avuto compiti soprattutto offensivi nel Barcellona. Nell’ultima stagione, i blaugrana faticavano molto a riempire bene il centro dell’attacco, con mezzali poco incisive negli ultimi metri: questa difficoltà si è molto accentuata dopo l’infortunio di Suarez. Vidal aveva quindi un ruolo importante per dare pericolosità alla squadra, visto che riempiva il centro dell’attacco e aggrediva gli spazi.

barcellona vidal

Un esempio qui, in cui segna dopo aver attaccato il centro dell’area di rigore.

Ha ricoperto quindi una posizione in media assai avanzata, in cui spesso era addirittura il riferimento più alto. Ha una media di 26.3 tocchi ogni 90′ nel terzo di campo offensivo, mentre al Bayern (squadra che giocava con un baricentro altissimo) non superava i 21.

Nell’ultima stagione ha effettuato 66 passaggi ogni 90′, ma solo 9 di questi erano lunghi (intesi come lunghi almeno 23 metri) rispetto ai 18 dei tempi del Bayern. Un dato che dimostra come abbia giocato, quest’anno, in spazi più stretti e angusti, effettuando quindi appoggi quasi esclusivamente corti. Insomma, era praticamente un attaccante aggiunto in una squadra piatta che faticava molto ad aggredire la profondità.

barcellona de jong

Con Setien, il Barcellona faceva tanta densità in mezzo e sguarniva l’ampiezza. Da notare la posizione molto alta di Vidal.

Oggi l’Inter è una squadra che, per risalire, esaspera la ricerca per le punte aggrappandosi alla fisicità di Lukaku e Lautaro (soprattutto il primo). Avere una mezzala come Vidal vicino a loro consentirebbe agli attaccanti di premiare i suoi eccezionali inserimenti: d’altronde, la sponda della punta per l’interno a rimorchio è una delle giocate tipiche del calcio di Conte. Ai tempi della Juve, il cileno era un maestro nell’attaccare lo spazio liberato dai compagni, sono arrivati tantissimi gol in questo modo.

Nonostante la crescita di Barella, oggi all’Inter mancano mezzali con grandi doti finalizzative, Vidal quindi sarebbe un grande upgrade. Non va poi dimenticato che i nerazzurri utilizzano  molto l’ampiezza per attaccare, con continui cambi di campo per isolare i quinti sul lato debole. La capacità di Vidal nell’aggredire gli spazi può rendere ancora più pericolosi i cross dell’Inter.

Anche se ovviamente non può avere i picchi di qualche anno fa, si tratta comunque di un giocatore che si mantiene su ottimi standard di intensità e aggressività. Sembra in grado di arricchire sensibilmente il tasso tecnico dell’Inter e assolvere le richieste dell’allenatore. Certo, dimostrerebbe ulteriormente la scarsa fiducia che Conte prova per Eriksen, ma Vidal è forse la miglior mezzala possibile che oggi l’Inter è in grado di prendere. I nerazzurri stanno plasmando una squadra cucita su misura per il proprio tecnico.