Italia, Prandelli: "Noi quarta forza a Euro2012" - Calcio News 24
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2011

Italia, Prandelli: “Noi quarta forza a Euro2012”

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Cesare Prandelli designa le forze in campo, a poco meno di un anno dal via degli Europei del 2012.
Il ct azzurro, ai microfoni di Goal.com, ha fatto sapere che ci sono tre squadre attualmente superiori alla nostra Nazionale: “Senza dubbio Spagna, Germania e Olanda sono un gradino sopra a tutti, lo dimostrano i risultati conquistati nella fase di qualificazione e soprattutto la maniera in cui li hanno raggiunti – ha dichiarato Prandelli – . Sono squadre rodate che hanno raggiunto una piena maturità  e possono solo confermare quanto di buono fatto vedere sinora. L’esperienza e la storia però insegnano che ai Campionati Europei bisogna arrivare ben preparati, sia sotto il profilo tecnico che mentale, quindi non darei nulla di scontato. Dietro di loro ci sono realtà  che stanno pian piano crescendo e trovando una nuova dimensione come Italia e Inghilterra. Sarà  un torneo molto competitivo. L’Inghilterra? E’ una squadra che con Fabio (Capello, ndr) ha acquisito maggior consapevolezza sotto il profilo tattico, maggiore cura nella fase di preparazione, un diverso modo di interpretare le partite pur nel rispetto di caratteristiche attitudinali ben definite e radicate nel calcio britannico. à? a mio giudizio il segno distintivo del lavoro proposto dal tecnico nell’arco di questi anni. La Germania è un esempio virtuoso di come impostare una programmazione corretta, dal quale trarre degli spunti interessanti per perfezionare il nostro modello. Non amo copiare, amo piuttosto confrontarmi con le altre realtà  e capire il loro punto di vista. Ciascun modello e ciascun Paese hanno una propria tipicità  che va sempre rispettata. Preoccupato perchè Balotelli gioca poco? Certamente sì, come può esserlo ciascun allenatore di una squadra nazionale che ha la necessità  di avere a disposizione e pronti i propri giocatori in determinati momenti della stagione. La continuità  di prestazione migliora il rendimento sotto il profilo della qualità . Detto ciò non intendo interferire nelle scelte degli allenatori che sono dettate da valutazioni ed esigenze diverse. Il ragazzo sta crescendo sotto il profilo tecnico e attitudinale, è merito suo e delle persone che lo circondano nella quotidianità . Sono certo che saprà  conquistarsi il suo spazio. Chiarimenti con Balzaretti e Pazzini? All’interno di ogni squadra esistono delle dinamiche ben precise e condivise. Personalmente ho l’abitudine di parlare sempre chiaro ai miei ragazzi, nel rispetto delle prerogative di ciascuno dove l’allenatore ha la responsabilità  di compiere determinate scelte in funzione di un progetto e di un obiettivo condiviso. La concorrenza per il posto in squadra è un aspetto caratteristico dello sport di alto livello, e chi fa parte di una realtà  di questo tipo sa di doversi mettere in gioco.