2015
L’Empoli difende Tonelli: «Nessuna minaccia, Denis ha perso la testa»
Carli fa chiarezza in conferenza stampa: «Giù le mani dal nostro difensore»
Una conferenza stampa ad hoc, per chiudere, forse, una volta per tutte, la brutta vicenda accaduta ieri, a pochi minuti del termine del match tra Atalanta e Empoli. Marcello Carli, direttore sportivo dei toscani, ha preso una posizione ben precisa: «Sono qui per tutelare Tonelli, che nelle ultime ore è stato fatto passare come un criminale. Non ci stiamo e non accettiamo queste versioni, inesatte. Il giocatore non ha aspettato Denis sotto il tunnel, assolutamente. Denis è entrato nel nostro spogliatoio e ha tirato un pugno a Tonelli: questa è la verità».
ATTACCO – «E’ successo tutto per un errore clamoroso di un ragazzo che nella vita è straordinario, con una famiglia meravigliosa e che per due minuti ha perso la testa e fatto una cosa gravissima – spiega Carli -. Chi sbaglia paga, nella vita. Cigarini ha bloccato Tonelli, che voleva reagire. Le luci spente? Credo fossero un caso, interruttore premuto per sbaglio. Il giocatore nerazzurro ha commesso una sciocchezza, deciderà la Procura adesso. Tonelli deve uscirne tranquillo, sereno e pulito. E’ una barzelletta che passi da mafioso e delinquente, può succedere di prendere un cazzotto. Non sono qui a condannare Denis: si condanna da solo. Di questo caso non parleremo più, questa è la posizione dell’Empoli. Gli arbitri stavano già facendo la doccia e non sono usciti, non gli competeva neanche. Ripeto: non sono qui a calcare la mano su Denis, della sua squalifica non mi importa. Squalifica per Tonelli? Se l’arbitro scriverà nel referto di aver sentito parole pesanti, allora sì. Se verrà squalificato per le parole di Marino questo allora diventa un carnaio. Denis ha perso la testa, è una cosa che può succedere sempre, non c’entra col calcio violento».