Procedimento UEFA contro Buffon: cosa rischia il portiere della Juventus
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Procedimento UEFA contro Buffon: cosa rischia il portiere della Juventus

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L’UEFA ha aperto un procedimento contro Gigi Buffon per il rosso e l’attacco a Oliver alla fine di Real Madrid-Juventus di Champions League: i rischi per il portiere

Dalla sera di Madrid è passato quasi un mese ma la rabbia della Juventus non si è placata. Real Madrid-Juventus è una ferita aperta per molti tifosi bianconeri e quel rigore al 93′ fischiato dall’arbitro Oliver è ancora nell’occhio del ciclone. Lo è anche Gigi Buffon, portiere della Juve protagonista in negativo al Bernabeu. Prima si è fatto espellere per proteste veementi contro il direttore di gara, poi nel post partita ha espresso tutta la sua rabbia con frasi troppo colorite. L’UEFA ha aperto un doppio procedimento sia per il rosso sia per le parole su Oliver e adesso il portiere della Juve rischia grosso, addirittura potrebbe non fare la partita di addio con la Nazionale fissata alla fine di questa stagione. Le dichiarazioni potrebbero costargli davvero caro anche se è ormai certo che Buffon smetterà a breve e quindi eventuali squalifiche nella prossima annata varrebbero poco.

Cosa rischia Gigi Buffon?

I capi d’accusa sono due, il rosso diretto e la condotta offensiva nel dopo gara. Fermo restando che dovrà scontare un turno per l’espulsione, la squalifica potrebbe diventare più ampia: per la violazione dell’articolo 15 (ovvero il rosso diretto per proteste di cui sopra) rischia da due a quattro giornate di squalifica, a seconda di ciò che Oliver ha scritto nel referto. Più pericolosa è l’accusa di condotta offensiva, perché Buffon potrebbe incappare in una squalifica a tempo. Se così fosse, allora il portiere potrebbe ritrovarsi senza la possibilità di giocare neppure con la Nazionale. Niente sfida finale con l’Italia, niente addio al calcio con la maglia azzurra: l’UEFA potrebbe prendere questa decisione e privare dell’ultimo match Gigi Buffon. Sarebbe un bello smacco, per questo chi è vicino al numero uno della Juve spera nel buonsenso da parte dell’organo calcistico europeo.