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Buon compleanno a… Charles Pickel

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Oggi Charles Pickel compie 26 anni. Ieri non era in campo in Juventus-Cremonese perché ha finito di scontare due giornate di squalifica, derivanti dalla gara con il Milan

Oggi Charles Pickel compie 26 anni. Ieri non era in campo in Juventus-Cremonese perché ha finito di scontare due giornate di squalifica, derivanti dalla gara con il Milan. Nella quale, il giocatore svizzero si è reso protagonista di un episodio censurabile, come espresso dalla motivazione per lo stop impartitogli: «per avere, al 50° del secondo tempo, con il pallone non a distanza di giuoco, colpito con un pugno al volto un avversario». Ad accusare il colpo, non visto dal direttore di gara ma vivisezionato dal Var, Sandro Tonali.

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Pickel è un centrocampista centrale, bravo in interdizione, ben strutturato fisicamente, impiegabile all’occorrenza anche come difensore o persino più avanti.

Può agire anche da difensore centrale, ma il suo ruolo è quello di centrocampista centrale con compiti più di interdizione (soprattutto in virtù dei suoi quasi 190 cm di altezza) ma che non disdegna nemmeno disegnare calcio. Recentemente, nella gara giocata a Monza, ha persino interpretato 3 ruoli diversi: ha iniziato da interno, è stato spostato in avanti ad agire quasi da terza punta e ha chiuso poi da esterno. Tanta versatilità può essere alla base della scelta di acquistarlo da parte della neopromossa.

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La scorsa estate, la Cremonese presentava il nuovo volto sul sito con questa scheda biografica: «Nato a Soletta (Svizzera) il 15 maggio 1997, centrocampista, Pickel entra giovanissimo nel vivaio della squadra della sua città per poi trasferirsi al Basilea. Con il club rossoblù arriva ad esordire nella massima serie del campionato elvetico (3 partite) per poi trasferirsi al Grasshoppers, sempre in Super League. Dopo una stagione allo Schaffhausen in Challenge League, Pickel torna nella Serie A svizzera indossando la maglia del Neuchatel Xamax (26 partite, 2 gol). Nel 2019 il centrocampista elvetico si accasa al Grenoble, Ligue 2 francese, dove resta fino al 2021/22 quando si trasferisce in Portogallo, al Famalicao: un’esperienza molto positiva quella con i lusitani terminata con 28 presenze e un assist nella Primeira Liga. Pickel vanta anche 20 presenze con le nazionali giovanili della Svizzera».

Ai media, Charles ha avuto modo di farsi conoscere in una conferenza stampa durante la pausa del Mondiale. Si era già fatto apprezzare, segnando di testa la rete che a La Spezia aveva permesso ai suoi di strappare un punto, utile a guadagnare la penultima posizione in classifica. Che è un po’ stata tutta la condizione della sua prima annata italiana, un perenne abitare nelle paludi della zona retrocessione. Eppure, lui appariva soddisfatto: «Questa nel campionato italiano a livello personale è una nuova esperienza, in un calcio dove il livello è molto alto. Mi sono trovato bene fin da subito nella Cremonese, sono molto contento e considero questa stagione un’ottima chance». Ovviamente, in virtù delle sue esperienze in diversi tornei, era stato interrogato a proposito delle specificità di ognuno: «Ogni campionato ha le sue caratteristiche: in Francia ad esempio è molto fisico, il campionato portoghese è tecnico e veloce. Il mio percorso è stato condizionato da tutti questi elementi. In Italia, ad esempio, il campionato è molto tattico e le squadre più forti le ho trovate qui: per me è una bella sfida quella che sto affrontando». Quanto alle sue caratteristiche si era messo a sorridere a chi gli aveva ricordato che in passato aveva definito come suoi modelli di riferimento Kanté, Casemiro e De Bruyne, dicendo di non voler sceglierne uno: «Mi piacerebbe prendere un po’ delle loro qualità da tutti».
L’impresa dell’anno della Cremonese, come si sa, è stata l’avventura in Coppa Italia. Dove è riuscita ad approdare in semifinale, eliminando niente meno che Napoli e Roma.

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E proprio al Maradona, al cospetto del reparto che lo stesso Pickel aveva definito anzitempo in modo inequivocabile – «Tutti i centrocampisti del Napoli sono molto forti» -, lui è riuscito a segnare la rete che ha aperto la sfida: discesa di Okereke, ingresso in area, palla sul secondo palo e lui ad arrivare a tutta velocità per mettere il pallone nel sacco. Una gran bella soddisfazione, la più grande della stagione per uno che in Italia sembra starci bene, nel suo lungo giro d’Europa.