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Buon compleanno a… Mauro Coppolaro

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Oggi Mauro Coppolaro compie 26 anni. Difensore del Modena, potrebbe dire poco a chi segue solo il calcio di vertice o anche solo di Serie A perché lui non ci ha ancora giocato. Ma agli addetti ai lavori o anche solo a coloro che cercano sempre le belle speranze e amano seguire i percorsi per capire se si avverano, il suo nome lo ricorderà. Insieme a quelli di un gruppo di altri 10 ragazzi che 7 anni fa – poco meno, era l’estate del 2016 – andava a conquistare la finale degli Europei Under 19 sconfiggendo l’Inghilterra in semifinale. Chi quel giorno si fosse appuntato la formazione per verificare poi nel tempo quanti avrebbero fatto un po’ di strada, non ha speso invano la sua ricerca, a dimostrazione che non è così vero che i giovani italiani siano “bamboccioni” che aspettano il domani senza prepararselo per bene, nel calcio come nella vita: Meret; Vitturini, Romagna, Coppolaro, Dimarco; Ghiglione, Barella, Locatelli, Picchi; Favilli, Panico.

In quel momento, Mauro fa parte dei giovani dell’Udinese, al pari di Meret. In Friuli è arrivato felice di misurarsi in un club ambizioso, che ai giovani guarda con attenzione da sempre, italiani e non solo. Ma non era questa l’unica destinazione possibile. Due anni prima, quando faceva parte della Primavera della Reggina, si era parlato di un’asta fra due club di assoluta grandezza come Inter e Napoli. E di lui si scriveva apertamente che a soli 16 anni possedeva caratteristiche già assolutamente evidenti, a comporre una scheda di questo tipo: «è un centrale difensivo mancino, si sta distinguendo già in alcune peculiarità: infatti è molto bravo nei contrasti e nella rapidità in fase difensiva ed è dotato di un’ottima dote tattica».

A richiesta, Mauro dice di avere un modello che non fa parte del calcio italiano, ma che quelli che giocano nel suo ruolo è certamente utile considerare fonte d’ispirazione: Carles Puyol. Ma a differenza sua, che ha la possibilità di crescere in una cantera come quella del Barcellona e di passarvi tutta la vita, il ragazzo nato a Benevento deve fare più o meno l’itinerario di un po’ tutti i giovani di provincia: toccare la città, anche se non una metropoli, e ripartire in club minori per fare esperienza. Passare quindi da fare un po’ di allenamenti con la prima squadra dell’Udinese ad andare a conoscere la durezza – si dice e si presume formativa – delle categorie inferiori. Talvolta questi viaggi in prestito sono anche più di uno. Coppolaro inizia in B a Latina, prosegue a Brescia e continua a Venezia. Fino a quando, il giovane promettente che ha vestito con profitto la maglia azzurro Nazionale, prende una direzione precisa con il passaggio conclusivo a un’altra società, ancora facente parte della cadetteria. «L’Udinese Calcio comunica di aver aver ceduto a titolo definitivo le prestazioni sportive del calciatore Mauro Coppolaro alla società Virtus Entella»: recita così il comunicato del club, che ricorda anche come in Primavera abbia totalizzato 39 presenze e 2 reti. In Liguria Mauro resta tre stagioni, scende anche in Serie C e lì fa la sua migliore annata, con il maggior numero di presenze e 3 reti.

Un ruolino di marcia positivo, che gli vale l’ultimo passaggio in Emilia, dove attualmente gioca. Il Modena lo ha presentato come un «difensore duttile dotato di grande forza fisica». Se riuscirà a rimettere le sue ambizioni all’altezza dei primi passi fatti, sentiremo ancora parlare di lui, magari per sfidare una volta i suoi ex compagni di un tempo che invece ce l’hanno fatta e oggi forse non pensano neanche più a quell’Under 19, dopo hanno giocato partite molto più importanti.