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Buon compleanno a… Pierre Kalulu

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Oggi è il compleanno di Pierre Kalulu e nella giornata di ieri ha chiuso la sua terza stagione con la maglia del Milan

Oggi Pierre Kalulu compie 23 anni. Si è chiusa ieri sera la sua terza stagione nel Milan. E prima di addentrarci in un’analisi dei fatti che lo hanno visto protagonista, è bene sapere che spesso quando si parla di lui, il suo nome viene accostato a quello di Paolo Maldini e in subordine di Frederic Massara. Lo si è fatto recentemente, quando i due dirigenti sono andati a Milanello a consegnare al francese il premio per avere toccato le 100 presenze in rossonero. Nel video pubblicato dalla società, si vede come Maldini se lo coccoli, lo stringa forte, forse perché da ex giocatore e difensore che ha accumulato presenze su presenze sa quanto ogni tacca centenaria sia significativa, rappresenti una tappa per andare a pensare di raggiungerne altre. Quanto a Pierre, sembra imbarazzato, fa dei ringraziamenti alla squadra di pochissime parole, è evidente che preferisce andare ad allenarsi che stare al centro della scena.

Alla base di tutta l’avventura italiana di Kalulu c’è proprio l’atteggiamento tenuto da chi fa le scelte di mercato in casa Milan. Lo ha raccontato proprio lui, di come fosse colpito da tanto interessamento nei suoi confronti quando calcava i campo del suo Paese e non era ancora così famoso da giustificare quel che vedeva: «Giocavo in seconda squadra al Lione. Maldini e Massara, in videochiamata, mi hanno detto cose entusiastiche sul mio modo di giocare: poteva dirmele solo chi mi aveva osservato a lungo. Questo mi ha lusingato. Mi trattavano da giocatore importante, eppure non avevo fatto niente da professionista. Per quanto facessi finta di niente, era molto bello: mi hanno detto che con me il Milan si sarebbe preso tutto il tempo necessario, che mi avrebbe aspettato 2 mesi, 6 mesi, 1 anno, 1 anno e mezzo».

Un colpo vero, quello fatto dal Milan. Un esborso economico di poco più di un milione, talmente riuscito da essere diventato un modo di dire. Quando adesso si tentano operazioni di quel genere, si trova anche scritto che sono “alla Kalulu” e forse è uno dei migliori complimenti che si possano fare sull’operato della coppia rossonera.

Kalulu arriva in Italia sulla base di un attento monitoraggio del giocatore da parte del comparto scouting capeggiato da Geoffrey Moncada e di una rapidità nella trattativa da parte del Milan, che brucia sul tempo il Bayern, l’altro club che aveva messo gli occhi addosso. Il ragazzo si presenta con la disponibilità di chi sente che in Serie A e in un club così prestigioso non si possa che imparare tanto: «Sono molto giovane, polivalente, posso fare tutti i ruoli in difesa. Le mie qualità sono: velocità, copertura difensiva, mi piace molto difendere. Penso di essere abbastanza completo da qualsiasi punto di vista». Pioli lo guarda con altrettanta attenzione durante gli allenamenti, ne coglie la versatilità, lo apprezza ancor più proprio in qualità di jolly per il reparto arretrato. Nel suo primo anno si fa notare col Genoa, quando si fa sfuggire Destro in occasione del gol del Grifone ma va a riacciuffare il pareggio con una deviazione vincente nel finale di partita.

I numeri definiscono la sua affermazione: alle 18 apparizioni della stagione del debutto, corrispondono poco più del doppio nel 2021-22. Nella vittoria dello scudetto Kalulu fa si rivela fondamentale nello sprint finale, quando il Diavolo non sbaglia più una mossa e arriva dritto fino in fondo. Vale per tutti il giudizio che si legge su una valutazione a suo riguardo nella gara che sancisce la festa, Sassuolo-Milan: «Non trema sul traguardo».

Non stupisce nessuno, pertanto, che qualche mese fa il difensore e la società abbiano deciso di prolungare la loro unione.

Anche se il 2022-23 non ha portato trofei in bacheca, anche se le prestazioni di Pierre sono state meno scintillanti, oggi lui rappresenta uno degli elementi sui quali il Milan punta per il futuro. Sarà interessante capire se trascorrerà un’estate tranquilla o se sul nome emergeranno rumors di mercato e diventerà l’obiettivo di qualche big europea.