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2013

Calciomercato Cagliari, Cellino: «Nainggolan – Inter? Forse la Juve…»

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CALCIOMERCATO CAGLIARI CELLINO NAINGGOLAN INTER JUVENTUS – Uno degli uomini-mercato più caldi per la finestra invernale prevista all’inizio del 2014, c’è sicuramente Radja Nainggolan, il quale piace molto sia alla Juventus che all’Inter. Un doppio interessamento recepito da Massimo Cellino, il presidente del Cagliari che, ai microfoni dei colleghi della Gazzetta dello Sport, ha negato contatti con i nerazzurri per la cessione di Nainggolan, aprendo invece a un trasferimento alla Juventus.

NIENTE INTER – «Da almeno due anni me lo chiedono -ha esordito Cellino in merito alle voci sulla Juventus –  e do atto a Marotta e Paratici d’essersi comportati bene. So che ci sono. Ma non hanno mai fatto pressioni. E questo l’ho apprezzato. Piace a Thohir? Mi fa piacere. Peccato, però, che nessuno me l’abbia chiesto. Al contrario di altri. Se me lo chiedessero a gennaio? Lascerei Radja libero di decidere. Del resto dopo 5 anni cosa devo pretendere di più da lui? Ha sempre dato tutto, merita nuovi traguardi. Anche perché ora a Cagliari stiamo già facendo il massimo per la situazione in cui ci troviamo.»

LO STADIO – Cellino ha parlato anche della questione relativa al Sant’Elia, stadio aperto ma non del tutto: «E’ una pena veder giocare la squadra davanti a 4.000 spettatori e passa. Mi hanno fatto smontare la struttura di Is Arenas, contando sull’agibilità massima di 19.000 spettatori al Sant’Elia. Invece… Il mio ritorno a Miami? Ho fatto la scelta dell’esiliato, ma la verità è che mi sento più libero negli Stati Uniti che nella mia terra. Sto lavorando per il Cagliari, ho girato l’America alla ricerca di rinforzi. Ci tengo al bene del Cagliari. Più avanti tornerò,mala mia famiglia ormai ha ripreso la residenza a Miami. E i miei figli ormai studiano qui.»

LA TRAGEDIA – In chiusura, Cellino ha parlato anche della tragedia che sta colpendo la Sardegna: «Ho visto le immagini in tv. E soffro in silenzio, come la mia gente. E’ una sventura della natura. Adesso rimbocchiamoci le maniche. Con dignità. Non abbiamo bisogno dei politici che vengono a farci misere promesse solo per interessi elettorali. A Cagliari aspettiamo ancora da 10 anni che riparano il disastro di Capoterra. Se sto pensando a un’iniziativa? Il lutto, certo. Ma il modo migliore per onorare le vittime è quello di scendere in campo lunedì per giocare al meglio. E magari vincere»