2015
Cesena, Lugaresi: «Il sole risorgerà, pronti a ripartire»
Continua il presidente: «Non mi aspettavo di vedere tanto affetto»
Non è riuscito il miracolo salvezza al Cesena. Ieri la formazione di Domenico Di Carlo ha incontrato la matematica retrocessione a causa della sconfitta interna per 2-3 contro il Sassuolo di Eusebio Di Francesco. Ma non si dispera il presidente bianconero Giorgio Lugaresi, che su Facebook si dice pronto a ripartire: «RISORGERA’ IL SOLE! Avevo promesso a me stesso che saremmo riusciti a difendere la serie A. Non ce l’ho fatta. Si fa presto a dire che dobbiamo tenere duro e ricominciare. La serie B è forse il Campionato che conosciamo meglio e Rino, l’ha già vinto cinque volte, ma io so che quando ci caleremo di nuovo tra i cadetti, le difficoltà emergeranno come sempre e ci sarà da combattere a denti stretti ogni giorno, ogni ora della settimana».
NON MI ASPETTAVO TANTO AFFETTO – «Ieri col Sassuolo, sapevo che la retrocessione era già segnata, ma mi sarebbe piaciuto vincere perché almeno trenta punti li avremmo potuti fare e l’onore in qualche modo sarebbe stato più salvaguardato. L’affetto dimostrato ai “nostri ragazzi” al termine della partita da parte dei tifosi, che si sono comunque attardati sui gradoni cantando è stato commovente, forse ancora di più di quando si fermarono sui gradoni del Torino, per i play off persi con Castori al comando. Non mi aspettavo di vedere tanto affetto dopo una sconfitta e questo mi fa capire, ancora di più, quanto per la nostra Romagna, sia importante la sua Squadra del cuore: il Cesena. Sono amareggiato vedendo quanti gol abbiamo incassato quest’anno (64 finora) e l’Atalanta che è al momento la quart’ultima, pur avendo fatto solo un gol più di noi, ne ha incassati quindici in meno e questo ha fatto la differenza!»
METAFORA MOTOCICLISTICA – «Ieri mattina sono andato con mia moglie Francesca al “mercatino dell’antiquariato” di Gambettola. C’era tanta gente e un’infinità di espositori di oggetti di ogni tipo. Nel vialone principale che va dal Centro città alla Stazione, erano in mostra tante vecchie moto, scooter, ciclomotori, biciclette ed accessori come caschi, tute, targhe di latta e coppe di gare antiche. Mia moglie era un po’ distratta, perché lei ama di più girare per le vie dove sono esposte ceramiche, biancheria per la casa, vasi di vetro soffiato e mobili antichi. Guardando quelle vecchie moto mi è venuto da pensare al loro primo proprietario; al giorno che saranno state ritirate dal negozio con ancora il cellofan sulle manopole o il serbatoio con appena un litro di benzina. La presa in consegna di una moto, di uno scooter o di una bicicletta nuova, è sempre un momento magico e irripetibile. Quelle esposte lì, chissà quante mani avranno cambiato negli anni, però ognuna di loro ha avuto il “primo proprietario” che ne avrà sentito l’odore col piacere di “cavalcarle” per la prima volta. Il contachilometri che si mette a girare e il motore che sviluppa il rodaggio. Io sono un motociclista e queste cose le conosco bene».
PRONTI A RIPATIRE – «La mia macchina poi, una vecchia Range Rover del 2005 ha quasi 400.000 km e varrà appena 1.000 euro, ma ne sono affezionato e fino a che se la sentirà di portarmi in giro, la terrò con me. Ricordo bene quando la ritirai a Forlì, era novembre del 2005 e iniziavamo il secondo anno di B con Castori ancora squalificato! Per pagare qualche debito coi fornitori, vendetti la mia macchina privata e tutti insieme decidemmo di acquistare in leasing la Range. Ora è ancora lì a ricordarmi che c’è ancora da stringere i denti. Faremo una nuova Squadra per cercare di affrontare il prossimo Campionato in modo dignitoso, come Cesena si merita. I nostri giovani avranno la giusta considerazione e senza fretta, Rino completerà una rosa che dovrà amalgamarsi per crescere col lavoro. Una Squadra nuova sarà un po’ come una moto appena ritirata; avrà bisogno di fare rodaggio, di mettere a posto e in sintonia tutte le parti meccaniche con quelle altrettanto importanti come le ruote, i freni, la sella. Mi pare di sentirne già un po’ il profumo, anche se il tempo per il ritiro estivo è ancora lontano».