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Come giocherebbe il Milan con Paulo Sousa: un dettaglio tattico ha convinto la dirigenza

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Nelle ultime ore stanno salendo vertiginosamente le quotazioni di Paulo Sousa come nuovo tecnico del Milan. Il portoghese rappresenterebbe il profilo ideale per la dirigenza, convinta da un dettaglio tattico

Il pareggio interno contro il Genoa ha aggravato enormemente la crisi di risultati del Milan. E Vincenzo Montella si ritrova a dover fare i conti con l’ennesima ridda di voci che lo vorrebbero sempre più lontano dalla panchina rossonera. La dirigenza in queste ore starebbe infatti valutando l’ipotesi di affidare la squadra a Paulo Sousa, che ha avuto un primissimo approccio con Fassone e Mirabelli. C’è un indizio non di poco conto che avvicinerebbe il tecnico ai rossoneri: l’ex Fiorentina avrebbe infatti interrotto la collaborazione intrapresa da mesi con l’emittente televisiva Fox Sport. Un dettaglio che non è passato inosservato e che alimenta con sempre maggior vigoria l’ipotesi di vedere Paulo Sousa al Milan già dalla partita di mercoledì contro il Chievo. Con buona pace di Montella, sacrificato dopo la gara contro il Genoa, che è stata pesantemente rovinata dall’espulsione di Leonardo Bonucci dopo appena venticinque minuti.

Ma qual è il motivo che sta spingendo il Milan a puntare su Paulo Sousa? Principalmente la ragione più importante, quella che starebbe indirizzando Fassone e Mirabelli a dare fiducia all’ex allenatore della Fiorentina, riguarda l’assetto tattico. La società ha orientato il mercato estivo puntando con decisione su giocatori che potessero adattarsi alla perfezione alla difesa a tre. Non a caso l’uomo immagine della faraonica campagna acquisti rossonera è stato Bonucci, strappato alla Juve per 42 milioni di euro e per questo diventato il simbolo del nuovo corso del Milan. E uno così gioca sempre e gioca soprattutto nella condizione in cui è possibile vederlo al massimo delle sue capacità, ovvero con la difesa a tre, sistemazione tattica che a dire il vero non sta portando fortuna a Montella. Sousa ha impostato la sua Fiorentina proprio con quell’organizzazione difensiva, che al Milan verrebbe confermata: davanti a Donnarumma continueranno a giocare Bonucci, Romagnoli e Musacchio.

Ma Mirabelli in particolare avrebbe chiesto a Montella, dopo il mercato, di giocare sempre con quattro uomini a centrocampo. Un assetto che il tecnico campano ha proposto contro il Genoa, seppur con scarsi risultati (ma l’espulsione di Bonucci ha chiaramente compromesso tutto). Sousa, che ha fatto le fortune della Fiorentina con il 3-4-2-1, ripartirebbe proprio dal centrocampo visto parzialmente oggi a San Siro: Rodriguez tornerebbe a presidiare la corsia di sinistra, mentre a Borini toccherebbe il compito di rimpiazzare Conti fino a quando l’ex Atalanta sarà out. In mezzo spazio agli inamovibili Biglia e Kessiè, che non hanno alternative vere e proprie con le stesse caratteristiche. In attacco, ai fianchi di Kalinic (che ha un rapporto speciale con Paulo Sousa), giocherebbero sicuramente Suso e uno fra Bonaventura e Calhanoglu, chiamati a supportare la punta croata. Insomma, Paulo Sousa porta in dote un 3-4-3, o meglio un 3-4-2-1, che il Milan gradisce già da quest’estate. E che Montella ha testato, ma forse aspettando troppe partite. Quando si dice la società viene prima di tutto. E di tutti, allenatore compreso…