Diritti tv, il flop dell'Italia è (quasi) costato caro - Calcio News 24
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Diritti tv, il flop dell’Italia è (quasi) costato caro

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In Serie A tirano un sospiro di sollievo di fronte all’eliminazione della nazionale, ma intanto il valore televisivo dei Mondiali è in picchiata

Per fortuna i diritti internazionali della Serie A 2018-21 erano già stati venduti per la cifra di 371 milioni a stagione: è stato questo il sospiro di sollievo di molti addetti ai lavori dopo aver assistito al disastro sportivo dell’eliminazione dell’Italia al playoff mondiale con la Svezia. In caso contrario Lega e Infront avrebbero dovuto  fronteggiare il crollo del valore del nostro campionato all’estero in seguito alla mancata qualificazione degli azzurri a Russia 2018. Il discorso è parzialmente diverso per il mercato interno: una partita ancora aperta in vista del perfezionamento del nuovo bando per i diritti tv italiani del prossimo triennio che dovrebbe essere approvato nel corso dell’assemblea del 27 novembre in Via Rosellini. Nei nostri confini la questione paradossalmente potrebbe addirittura essere ribaltata.

CAMBIAMENTO MONDIALE – Sky e Rai avevano pagato 180 milioni per i diritti del Mondiale 2014. La cifra sulla quale si stava ragionando per Russia 2018 era intorno ai 175 milioni (fascino inferiore rispetto a una Coppa del Mondo in Brasile). E nella contesa è entrata anche Mediaset. Con l’Italia fuori, l’appetibilità del Mondiale in tv va in picchiata: dopo lunedì sera il fixing dovrebbe attestarsi a 75 milioni. Significa che le aziende in corsa per i diritti della Serie A avranno qualche soldo in più da spendere: è evidente che non li sposteranno automaticamente dal Mondiale al campionato, ma si tratta comunque di maggiori risorse disponibili.

SPINTA INTERNA – Come riporta “Tuttosport”, poi, non bisogna trascurare un altro dato: il calcio continua a essere la principale spinta ad abbonarsi a una pay-tv. Vale per il 71% di chi ha un pacchetto Sky. E la percentuale è ancora più alta per Mediaset Premium che, rispetto al concorrente, ha un’offerta extra-pallone meno ricca.