Guidolin: "Rapporto saldo con la società " - Calcio News 24
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2009

Guidolin: “Rapporto saldo con la società “

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Inevitabile che mister Guidolin iniziasse l’appuntamento stampa riprendendo le sue dichiarazioni nel dopo partita con l’Atalanta: “Io non ho mai inteso polemizzare con la mia società  e non litigherò mai con essa, perchè il mio rapporto è forte e solido. Le cose sono sempre state condivise. In quest’anno e mezzo abbiamo lavorato tanto e fortunatamente abbiamo anche ottenuto risultati. Chi era in conferenza stampa ha capito il tono con cui ho detto quelle cose, io non ho messo in piazza considerazioni avvelenate. Ad una domanda ho risposto alla stessa maniera: se c’è qualcosa me lo diranno. Mi hanno fatto piacere gli attestati di stima del presidente e di Leonardi”. Quindi due parole sul campionato: “A salvezza quasi ottenuta mi piace pensare di aver da giocare un mini campionato con le squadre che si trovano nella nostra stessa situazione di classifica. Vincere con queste squadre vorrebbe dire far punti e toglierci soddisfazioni”.

Mister, le sue dichiarazioni nel dopopartita di domenica hanno fatto molto parlare…
“A distanza di due giorni vorrei dire alcune cose. Io non ho mai inteso polemizzare con la mia società  e non litigherò mai con essa, perchè il mio rapporto è forte e solido. Le cose sono sempre state condivise. In quest’anno e mezzo abbiamo lavorato tanto e fortunatamente abbiamo anche ottenuto risultati. Chi era in conferenza stampa ha capito il tono con cui ho detto quelle cose, io non ho messo in piazza considerazioni avvelenate. Ho parlato con serenità  e pacatezza. Ad una domanda ho risposto dicendo quello che talvolta dico senza microfono davanti. Alle persone che incontro per la strada ho risposto alla stessa maniera: se c’è qualcosa me lo diranno. Ho avuto una lunga chiacchierata con Leonardi, in cui ci siamo chiariti. Mi hanno fatto piacere gli attestati di stima del presidente e di Leonardi, ma io so che tono ho usato e mi rendo conto di come in Italia si faccia presto a drammatizzare le cose. Qua però non c’è nulla da drammatizzare. Sono solo contento del lavoro che sto portando avanti. Nessuna polemica, la società  non lo merita. Qua ho vissuto cose talmente belle ed importanti che non c’è spazio per insinuare polemiche. Non ci riuscirete”.

Se esclude la dirigenza allora si riferisce alla stampa?
“No. Era una risposta ad una domanda sul mio futuro. Ribadisco di voler rimanere qua a lungo, se non mi mandano via. Solo l’estero mi prende, perchè si respira un’altra aria. Se questa cosa fosse successa all’estero, una dichiarazione così pacata non avrebbe scaturito nulla. Qua ho solo da dire grazie alle persone con cui ho lavorato e con cui mi auguro di lavorare ancora”.

In recenti dichiarazioni pubbliche il presidente Ghirardi ha detto che l’allenatore del Parma dell’anno prossimo sarà  Francesco Guidolin…
“Lo ringrazio, ma io non volevo sollecitare tale risposta. La dichiarazione era molto semplice: contentezza per la partita vinta con l’Atalanta e nient’altro da analizzare”.

Una statistica dice che nel primo quarto d’ora della partita il Parma subisce tanti gol e nel primo quarto d’ora della ripresa ne segna molti. Cosa succede negli spogliatoi?
“Rispetto molto le statistiche, ma non ho una risposta precisa da dare. Sono convinto di preparare la partita nel migliore dei modi, per essere pronti subito. Magari nei primi minuti dobbiamo essere più disinvolti nelle cose che facciamo. Ma forse è una cosa casuale”.

Con la salvezza in tasca, con che tipo di atteggiamento affronterete il resto della stagione.
“Questi sono i discorsi che piacciono a me. Intanto dobbiamo ancora fare qualche punto per la matemetica. E speriamo di farli presto. Mi piace pensare di aver da giocare un mini campionato con le squadre che si trovano nella nostra stessa situazione di classifica. Vincere con queste sqaudre vorrebbe dire far punti e toglierci soddisfazioni. Il calendario non è semplice, ma possiamo giocare con la testa un po’ più libera. Questa squadra quest’anno ha lavorato tantissimo. Ho potuto chiedere loro qualsiasi lavoro e non si sono mai tirati indietro, nessuno. Credo meritassero un giorno di riposo in più. Lo avevo promesso e mi ha fatto piacere poter mantenere la parola data. E’ anche un discorso di autoresponsabilizzazione. Ma avere la testa libera non vuol dire far mancare grinta e concentrazione. E’ un banco di prova per tutti, anche per me. Per cercare di capire come tirar fuori il meglio dai miei ragazzi. Si decide tutto in una settimana, vedremo quanti punti riusciremo a fare. Sono molto curioso”.

Potremo vedere anche qualche soluzione diversa sia tatticamente che nella scelta dei giocatori? Bojinov sarà  più utilizzato?
“Sì, nel lavoro svolto in questo periodo c’è anche quello fatto sui singoli giocatori. Bojinov adesso sta bene. Non ha forse i novanti minuti nelle gambe con quell’intensità  che piace a me, forse non li avrà  mai. Lui è un giocatore che ha il colpo risolutivo e sappiamo quanto sia importante questa dote. Con Valeri è un discorso cominciato ad agosto quando è arrivato e doveva ritrovare salute e tranquillità . In questa stagione è stato impiegato anche non al meglio in un lavoro volto a tirarne fuori il massimo. Quest’anno ha fatto sei gol e lo abbiamo rimesso in pista noi, preparatori e medici. Adesso è meno pensieroso e più rilassato. Il percorso è stato lungo e c’è la soddisfazione per quanto fatto. Io lo vorrei in doppia cifra. Sarebbe un successo portarlo a tale traguardo nelle stagione in cui si doveva recuperarlo”.

Nella conferenza stampa di domenica ha detto che il Parma è allo stesso livello delle squadre che lottano per la salvezza. Molti non sono d’accordo e credono che la squadra valga qualcosa in più.
“Vorrei spiegarmi bene anche su questo argomento. Secondo me siamo allo stesso livello per una serie di problemi che la gente non conosce. Abbiamo ad esempio Bojinov, ma il giocatore viene da due infortuni. Non credo che la rosa sia superiore alle nostre dirette avversarie. Con questo non mi voglio certo prendere meriti io. I meriti sono tutti dei miei giocatori e lo dico dall’inizio. La squadra ha tirato fuori valori morali più alti delle dirette rivali, almeno fino ad oggi. La generosità  è il più grande di questi valori. I ragazzi devono continuare su questa strada”.

Qua a Parma come si trova?
“So che per i tifosi è molto importante che il loro allenatore viva la città . Io non solo faccio questo, ma vivo anche i dintorni perchè sono un cicloamatore e mi piace frequentare le colline qua vicino. Penso di essere apprezzato dalla piazza, con cui credo d’aver un buon rapporto sia come uomo che come allenatore. Tante persone che incontro mi fanno sentire una persona stimata”.

E’ ancora in programma la sgambata in bicicletta a Barbiano?
“Appena fatti i punti stabiliti, mi piacerebbe trovar modo di organizzare la cosa. Mi piacerebbe coinvolgere la città  e che ci fosse una partecipazione gioiosa e magari utile per chi ha bisogno. Sarebbe bello che qualcuno mi aiutasse ad organizzare la cosa. Ma tutto a tempo debito”.

Qual’è stata la critica che più l’ha infastidita sul Parma nel periodo difficile?
“Non saprei. Non mi piace sentirmi dire che le mie squadre calano nel girone di ritorno. E’ successo, ma è successo anche il contrario. Nella passata stagione il girone di ritorno è stata una cavalcata bellissima”.

Dove il Bari può concedere qualcosa?
“Il Bari ha concesso poco a tutti. Ventura ha fatto un grande lavoro. Anche per loro è stato un anno e mezzo di grandi soddisfazioni. Sarà  una partita difficile e noi dobbiamo esser pronti. Il Bari ha pochi punti deboli. Se nella passata stagione abbiamo vinto a casa loro è perchè abbiamo fatto noi una grandissima partita”.

Fonte: fcparma.com (sito ufficiale)