Il Milan chiama, Inter e Juve rispondono. Ma Pioli ha il calendario dalla sua
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Il Milan chiama, Inter e Juve rispondono. Ma Pioli ha il calendario dalla sua

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Vincono entrambe le milanesi in vetta, la Juve tiene il passo. Oggi l’Atalanta sfida la Lazio mentre la Roma ospita il Verona 

Sta nascendo una nuova Juve, quella di Pirlo, sempre fluida – come a inizio anno – ma con più certezze. Nel progetto dell’allenatore juventino Ronaldo è il valore aggiunto imprescindibile di una squadra che non ruota attorno a lui. Ma viaggia in parallelo, senza esserne dipendente. Una differenza sottile ma sostanziale rispetto, ad esempio allo scorso anno. Col ritorno di Chiellini, de Ligt, Cuadrado, la crescita di Bentancur e Chiesa i bianconeri sono tornati a far paura, anche se ancora indietro rispetto alle milanesi. Il Milan batte il Bologna e mantiene la vetta ma fatica decisamente più di Inter e Juventus. Dopo aver dominato, in vantaggio di due reti, i rossoneri abbassano i giri e la squadra di Mihajlovic (che prima del rigore sbagliato di Ibra grida a Skorupski «Non ti preoccupare tanto non li sa tirare») accorcia le distanze e sfiora il pareggio nel finale.

Bologna ancora senza vittorie nelle ultime 11 partite, stavolta però più di Ibra o Kessie a fare la differenza è Donnarumma, sempre più leader dei rossoneri. Parate strepitose in avvio e poi decisive nel finale, il Milan avrà la possibilità di allungare nelle prossime due gare di campionato contro Crotone e Spezia, prima del derby con l’Inter. E proprio l’Inter risponde a Milan e Juventus, schiantando il Benevento, senza Conte, ma con una LuLa di nuovo ai massimi livelli. Quattro gol, nessuna rete incassata e il pieno di fiducia con la classifica che dice sempre a -2 dal Milan, e 5 punti di vantaggio sulla Juventus. Il Benevento non mette mai in difficoltà i nerazzurri che riescono a chiudere la partita con il minimo sforzo, e tra le note liete c’è la riconferma di Eriksen a centrocampo al posto di Brozovic. Un’iniezione di qualità in mezzo al campo che fino a questo momento Conte ha faticato a prendere in considerazione, ma forse dopo la punizione della vittoria in Coppa Italia qualcosa è cambiato.