Inter Cremonese e l'esempio di Zanetti
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Inter Cremonese e l’esempio di Zanetti

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Tra i precedenti di Inter Cremonese spicca quello del 1995 nel quale Javier Zanetti si presentò al mondo nerazzurro segnando il suo primo gol

San Siro sarà pieno per Inter Cremonese, match della quarta giornata che deve necessariamente riportare i nerazzurri alla vittoria dopo lo scivolone di Roma. In tribuna ci sarà Javier Zanetti e chissà che qualche centrocampista non segua l’esempio del vicepresidente per decidere l’incontro. Non quello della carriera, che lo ha portato a diventare il recordman delle presenze del club ed il simbolo dell’interismo. Ci riferiamo al suo primo gol in nerazzurro, arrivato alla sua undicesima presenza, proprio in occasione dell’ultimo incrocio tra Inter e Cremonese a Milano.

Anche all’epoca la situazione non era semplicissima. L’Inter arrivò all’incontro del 3 dicembre 1995 con una malattia infida: la pareggite (neologismo che all’epoca non si usava). Cinque degli ultimi 6 incontri si erano conclusi senza vincitori e vinti, relegando la squadra a un malinconico decimo posto.

INTER-CREMONESE, I PRECEDENTI – VIDEO

É in questi momenti che ci vogliono i giocatori con personalità. Javier Zanetti sembrava timido, ma in campo divorava chilometri ed avversari. Il suo gol è pienamente illustrativo del suo modo di essere e ne anticipa altri fatti alla stessa maniera: palla ancorata al piede, avanzata sicura, avversari superati di slancio e conclusione vincente. Succede esattamente così e a nulla vale la presenza sulla linea di Garzya: il difensore della Cremonese non riesce a opporsi con efficacia. Un gol davvero pesante perché fa svoltare una gara iniziata con l’incubo di un rosso nei primissimi minuti, quando Festa tira una gomitata ad Aloisi davvero ben poco giustificabile, se non con la delicatezza del momento e la conseguente sollecitazione nervosa.

La rete di Zanetti mette la gara sui binari giusti e Ganz in chiusura di primo tempo la chiude e va al raddoppio, sfruttando un fallo laterale di Roberto Carlos (ci sapeva fare anche con le mani…) e una spizzata di Branca. Proprio come oggi, del resto, la Cremonese navigava in fondo alla classifica (e non si sarebbe salvata). E se Zanetti può augurarsi che il passato si riproduca (magari con un’interpretazione di Barella, il più vicino alle sue caratteristiche), Alvini deve certamente sperare che i suoi si presentino a San Siro con molta più determinazione.