Inter, l'ex Frank de Boer vicino al secondo esonero in un anno - Calcio News 24
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Inter, l’ex Frank de Boer vicino al secondo esonero in un anno

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L’allenatore Frank de Boer non ritrova più la strada giusta dopo l’esperienza fulmine con l’Inter. Un anno dopo, col Crystal Palace, rischia di ripetersi l’esonero a inizio stagione

C’è un detto che dice “Nemo profeta in patria est”. Ma questo, non è decisamente il caso del tecnico olandese Frank de Boer, per il quale l’ostacolo più grande si sta invece rivelando l’affermazione al di fuori di casa propria. Nato e cresciuto calcisticamente nelle giovanili dell’Ajax, le sue fortune le ha costruite proprio facendo il calciatore con la maglia del club di Amsterdam per la bellezza di 10 anni tra il 1989 ed il 1999. Anche la sua seconda vita di allenatore è ripresa dalla culla Ajax, prima con la dovuta trafila alla guida delle giovanili, e poi ottenendo la ribalta con la prima squadra dal 2010 al 2016. Fin lì tutto bene, non fosse che la chiamata della nuova ed ambiziosa proprietà cinese dell’Inter nell’estate dell’anno scorso, per sostituire appena prima che la stagione iniziasse il dimissionario Roberto Mancini, lo convince a fare i bagagli per lasciare la madre patria e andare all’estero in cerca di successo.

DE BOER, UN UOMO SOLO CON LA VALIGIA IN MANO – Da quel momento De Boer diventa “un uomo solo con la valigia in mano” come tutti gli allenatori, perché l’esperienza milanese è fulminante e dura lo spazio di appena 2 mesi e mezzo. Solo pessimi ricordi per i tifosi nerazzurri e tantissime critiche dagli addetti ai lavori sulle sue idee tattiche rimangono di lui in Italia, e la notizia della terza sconfitta in tre partite di Premier League del Crystal Palace di cui ha preso il timone dopo 8 mesi di inattività, che ora potrebbe costargli il secondo esonero in un anno, dunque non stupisce. Frank de Boer da giovane tecnico in rampa di lancio sul panorama europeo quale era ai tempi dell’Ajax, nella sua terra, rischia di diventare un forestiero senza patria e identità. Come si dice, “quando le grandi squadre ti bruciano”.