Italia, Tardelli: «Sarebbe giusto modificare il calendario. Infortuni? Mancini sa la verità»
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Italia, Tardelli: «Sarebbe giusto modificare il calendario. Infortuni? Mancini sa la verità»

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Tardelli: «Finti infortuni in Nazionale? Mancini conosce la verità». Le dichiarazioni dell’ex centrocampista sulla situazione dell’Italia

Marco Tardelli ha parlato dell’Italia nell’intervista concessa al Messaggero.

SLITTAMENTO TURNO SERIE A PER NAZIONALE – «Spostare quel turno di campionato si deve Se il tecnico chiede alcuni giorni in più da passare con i suoi giocatori, è giusto darglieli. Anche tre o quattro giorni possono fare la differenza, le squadre hanno la necessità di raccogliersi prima di una grande prova. Questa, poi, porta ai Mondiali. Quindi è giusto ascoltare le richieste del ct».

CALENDARIO SERIE A – «Capisco tutto. Però sarebbe ancora peggio non andare in Qatar per una questione di tre o quattro giorni. Figuriamoci se non sappiamo che gli interessi dei club sono preponderanti. Ma forse non ci si rende conto di cosa vorrebbe dire non partecipare ai Mondiali, per giunta questa sarebbe la seconda volta di fila: le conseguenze possono essere disastrose. Ma rimango ottimista. Basta non pressare troppo i giocatori e aiutarli, sennò poi subentra la paura».

APPAGAMENTO – «Ma certo che c’è stato, e si tratta di una cosa normale, umana. Non è una novità. Io l’ho vissuta sulla mia pelle, visto che dopo il Mondiale vinto nel 1982 non ci qualificammo per gli Europei 1984. Dopo certe vittorie ci sono i festeggiamenti, l’inevitabile rilassamento. Poi nel nostro girone la Svizzera è stata brava a rimanerci attaccata e ad approfittare dei nostri errori. Ma non farei drammi, sono cose che accadono. E Mancini ha lavorato benissimo, è stato solo sfortunato sui rigori, e del resto coi rigori era stato fortunato a luglio».

INFORTUNI ESAGERATI – «Se qualcuno si è tirato indietro io non posso saperlo, certo nel caso sarebbe una cosa molto spiacevole. Ma la verità può conoscerla, da dentro, solo Mancini. Io non ho elementi per sapere se sia così».