Juve Inter terzo atto, Conte studia il ribaltone, Pirlo vuole anche la Coppa Italia
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Juve Inter terzo atto, Conte studia il ribaltone, Pirlo vuole anche la Coppa Italia

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Terza incrocio in un mese tra Juve e Inter, la posta in palio è la finale di Coppa Italia. Conte ritrova Lukaku e Hakimi, Pirlo conta su Ronaldo

Il terzo faccia a faccia ravvicinato sarà una sentenza: l’Inter dovrà ribaltare la Juve per rimanere in corsa su due fronti, mentre Pirlo sogna il secondo trofeo stagionale dopo la Supercoppa. Due allenatori con approcci diversi, molta esperienza in comune e l’obiettivo condiviso del passaggio del turno. Il pericolo giallo è dietro l’angolo, perché sono ben 15 i diffidati a rischio finale – 10 juventini e 5 nerazzurri -, ma a preoccupare i due tecnici più dei cartellini di Mariani sono i bomber avversari. Conte riabbraccia Lukaku e Hakimi, due pedine fondamentali nel suo scacchiere, ma perde gli squalificati Vidal e Sanchez. Pirlo invece dovrà fare a meno di Arthur, proverà a recuperare Morata per la panchina, e scardinerà l’impianto difensivo collaudato con Bonucci e Chiellini per rilanciare la coppia dei giovani de Ligt e Demiral.

Conte vuole cancellare l’andata e rivedere l’Inter di campionato e chiede «una squadra perfetta per essere l’orgoglio dei nostri tifosi». Forse ci pensa ma di “remuntada” non parla mai. Mentre Pirlo, che in campo ha iniziato ad abbracciare il pragmatismo di Allegri – ma a modo suo -, è abbastanza diretto anche a parole. «Dobbiamo centrare la finale di Coppa Italia a tutti i costi e vogliamo giocare da Juve». I precedenti pendono tutti da una parte: nelle 4 semifinali di Coppa Italia contro l’Inter sono sempre passati i bianconeri, e per Buffon, al rientro da titolare, sarebbe l’ennesimo record di una carriera senza età: decima finale di Coppa Italia, con 5 trofei in bacheca. Lukaku vuole il primo gol contro la Juventus, mentre Ronaldo non ha intenzione di fermarsi dopo le 23 reti in 24 partite stagionali. Guida la classifica cannonieri di A con due gol di vantaggio su Ibra, Immobile e lo stesso Lukaku. Ma questa è un’altra storia.