Juventus: una maglia speciale per Ogbonna

Al Balôn, storica piazza del mercato di Torino, c’è chi ha trovato il modo per smorzare le tensioni tra tifosi del Torino e della Juve per l’addio di Ogbonna

Mentre i tifosi del Torino sono spaccati in due fazioni, quelli della Juventus sono unanimi. I primi sono divisi tra chi pensa che Angelo Ogbonna sia un traditore e chi pensa sia un bene che abbia lasciato la maglia granata per accasarsi in bianconero. I secondi, invece, sono convinti che quello portato a termine da Marotta e Paratici sia un grande acquisto che è andato a puntellare la difesa di Antonio Conte. “Diventerà uno dei migliori difensori in circolazione”, aveva dichiarato il tecnico dei campioni d’Italia una settimana fa. Ad ogni modo è stato il difensore a spazzare via qualsiasi dubbio: “Non mi ritengo traditore perché sono un professionista. Il mio cuore appartiene al calcio ed è l’ambizione ad avermi portato a scegliere la maglia juventina. Chi mi conosce mi apprezza come uomo, non per la maglia che indosso”. Ad ogni modo sotto la Mole c’è chi ha trovato il modo per prenderlasportivamente, coniugando la nostalgia per aver perso un giocatore e l’augurio per un grande prosieguo di carriera con la maglia della squadra rivale.

Stiamo parlando di un tifoso granata che al mercato del Balôn, nota piazza del centro di Torino, ha esposto su una bancarella il nuovo ritrovato delle magliette per la prossima stagione. Un perfetto connubio tra i colori granata e quelli bianco e neri (vedi foto, ndr). Peccato che il tifoso in questione abbia scelto il numero sbagliato, senza sapere che alla fine il giocatore ha scelto il numero cinque. Tuttavia è stato un modo per dimenticare il saluto “incriminato”, quello che vide Ogbonna abbracciare, sorridente, Marchisio, con il quale si scambiò anche la maglia, al termine del derby di ritorno nonostante la “scoppola” rimediata dalla truppa di Giampiero Ventura. A Chatillon, nei primi giorni di ritiro c’è anche chi ha provato a stuzzicare il difensore chiedendogli di saltare per dimostrare di non essere un granata: ma questo francamente è sembrato troppo al neo-juventino. D’altronde 11 anni di vita con i colori granata addosso non si possono dimenticare. Ogbonna arrivò a Torino che era un ragazzino nel lontano 2002. Ora è passato sull’altra sponda del Po da uomo.