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Lega Pro, la Paganese non si ferma più. Il Catania è sulle gambe

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Alla Paganese bastano due reti su palle inattive per mettere la freccia in classifica su un Catania sceso in campo con il solo intento di non prenderle. Locali tutt’altro che entusiasmanti, ma cinici sugli sviluppi di due calci d’angolo. La rete del momentaneo pari è un regalone di Carillo. Azzurrostellati in corsa per i Play Off, mentre i rossazzurri vedono sempre più allontanarsi l’obiettivo minimo stagionale. Terza sconfitta consecutiva per i siciliani e la panchina di Pulvirenti comincia a vacillare.

Non si ferma più la Paganese di Grassadonia. Dopo aver espugnato la settimana scorsa il campo di Castellammare di Stabia, gli azzurrostellati portano a casa l’undicesima vittoria stagionale avendo ragione di un Catania privo di idee e senza carattere. Con i rossazzurri in grande difficoltà sin dalle prime battute, i locali trovano il vantaggio con Alcibiade sugli sviluppi di un corner. I campani amministrano, ma nella ripresa i siciliani trovano il pari con una sfortunata autorete di Carillo su tiro di Di Grazia. Quando il Catania sembra poter affondare il colpo, sull’ennesima palla inattiva Firenze regala il gol del 2-1 che vale il soprasso in classifica sugli etnei. La Paganese sale a quota 40 ed aggancia il Fondi al decimo posto, mentre il Catania incassa la terza sconfitta consecutiva ed è in crisi nera.

STATI D’ANIMO OPPOSTI – La Paganese di Grassadonia è la squadra più in forma del momento, con 13 punti conquistati in 5 gare. Il clima per i tifosi azzurrostellati è altissimo e la speranza di agganciare il treno Play Off da sogno si è trasformato in grande possibilità. I campani si presentano con il consueto 4-3-3 ed il tridente delle meraviglie Bollino-Reginaldo-Cicerelli adibiti al ruolo di scardinatori della porta etnea. Il Catania, invece, è in crisi nera dopo le due sconfitte consecutive contro Melfi e Lecce che, di fatto lo hanno messo fuori dalla graduatoria per la bagarre Play Off. Al nuovo tecnico Pulvirenti, ex della Berretti rossazzurra, viene chiesto di rigenerare nel fisico, ma soprattutto nella mentalità, una squadra che nelle ultime settimane ha perso verve e carisma. Spazio al modulo 4-3-3 con il ritorno di Scoppa in mediana ed il trio offensivo composto da Di Grazia, Tavares e Pozzebon.

NOIA E FIAMMATE LOCALI – L’avvio gara è senza particolari emozioni, con le due squadre che si studiano mantenendo i ritmi molto compassati. Gli etnei mostrano alcune novità rispetto alle precedenti uscite, inserendo Scoppa più avanzato nella linea mediana rispetto al solito, ma la prova dell’argentino è decisamente anonima. Al 12’ si svegliano i padroni di casa e Firenze ci prova con un tiro dal limite che si perde alto sulla traversa. Due minuti dopo è magistrale l’intervento del portiere Pisseri sulla conclusione ravvicinata di Bollini. Il Catania sembra non pervenuto, come se i siciliani fossero venuti al “Marcello Torre” con il chiaro intento di portare a casa lo 0-0.

LA SBLOCCA ALCIBIADE – Con gli etnei in difficoltà e senza personalità, la squadra di Grassodonia comincia a prendere sicurezza sul campo, anche se il Catania avrebbe una buona opportunità al 31’ con un tiro-cross di Marchese su cui Pozzebon non riesce ad arrivare nei tempi giusti per ribadire in rete. Dopo il break rossazzurro, la Paganese torna a far tremare la difesa ospite con Cicerelli e Reginaldo, ma Pisseri dice di no ad entrambi. Al 34’ è incredibile quanto divorato dal Catania: Tavares riesce ad involarsi da solo verso la porta di Liverani, con il portiere che esce dalla porta. Il portoghese cincischia troppo e la retroguardia azzurrostellata si salva. Gol sbagliato, gol subito: la storia si ripete. Su corner dalla sinistra, è perfetta la girata di testa di Alcibiade che, senza essere pressato dai difensori etnei, riesce a trovare la traiettoria giusta per far secco Pisseri. La rete dei padroni di casa manda completamente in bambola i siciliani che rischiano anche di incassare il raddoppio prima del fischio del primo tempo. Si va al riposo sull’1-0 con i locali che amministrano senza patemi.

DEVIAZIONE MALEFICA – Nessun cambio nella ripresa per le due squadre. Il Catania prova ad alzare i ritmi nel tentativo disperato di trovare il pareggio, ma la buona difesa dei campani non rende semplice il concretarsi dell’obiettivo. Dopo alcuni tentativi velleitari, i rossazzurri trovano il pareggio: Di Grazia prova l’azione personale in area di rigore dopo essersi liberato in slalom di due difensori, l’attaccante calcia in porta ma la sfera viene deviata in rete da Carillo che spiazza imparabilmente Liverani. Il Catania ci crede e Pulvirenti mette dentro Russotto al posto di un poco ispirato Tavares e dopo pochi minuti gli etnei confezionano una potenziale occasione che Pozzebon non riesce a concretizzare per il più clamoroso dei ribaltoni.

AZZURROSTELLATI DI NUOVO AVANTI – Il Catania è un’altra squadra nel secondo tempo, ma gli errori sotto porta hanno dell’incredibile: al 62’ grandissima imbucata centrale di Russotto per Pozzebon, che clamorosamente calcia addosso al portiere Liverani in uscita. Tre minuti dopo è ancora decisivo Liverani che con la punta delle dita manda in corner un preciso diagonale da fuori area di Fornito. Dopo il forcing etneo, i padroni di casa riescono a prendere le misure agli ospiti e sugli sviluppi dell’ennesima palla inattiva tornano avanti: corner dalla destra, la palla nella mischia viene spizzata di testa in direzione di Firenze che di tacco anticipa Marchese ed infila Pisseri. Paganese cinica e Catania assolutamente poco concreto.

FESTA E DISPERAZIONE – Gli ospiti continuano ad imbarcare acqua, permettendo alla squadra di Grassadonia di mantenere alto il baricentro offensivo. A destra Parisi passa una pessima giornata nel tentativo di tenere e freno Cicerelli, mentre sull’altro versante Marchese è decisamente uno dei peggiori della retroguardia dato che entrambe le marcatura nascono da due sue sviste. Al 77’ Pulvirenti mette dentro Bucolo al posto di Scoppa e Barisic per Fornito, ma la sensazione è che la gara sia ormai compromessa. Risponde Grassadonia, inserendo Picone per Firenze, con lo schieramento che sostanzialmente non cambia. Non cambia nemmeno il risultato fino alla fine e la Paganese può festeggiare il sorpasso su un Catania che ormai è in caduta libera.

 

TABELLINO

PAGANESE-CATANIA 2-1 

MARCATORI: 36’ Alcibiade (P), 53’ Di Grazia (C), 72’ Firenze (P).

PAGANESE (4-3-3): Liverani; Alcibiade, De Santis, Carillo, Della Corte; Tascone (89’ Tagliavacche), Pestrin, Firenze (83’ Picone); Bollino (66’ Herrera), Reginaldo, Cicerelli. A disposizione: Marruocco, Gomys, Mansi, Zerbo, Longo, Parlati, Caruso, Carrotta, Gorzelewski. All.: Grassadonia.

CATANIA (4-3-3): Pisseri; Parisi, Gil, Bergamelli, Marchese; Biagianti, Scoppa (77’ Bucolo), Fornito (83’ Barisic); Di Grazia, Pozzebon , Tavares (57’ Russotto). A disposizione: Martinez, Longo, Manneh, Mbodj, Piermarteri, Barisic. All. Pulvirenti

ARBITRO: Zufferli di Udine.

AMMONITI: Firenze (P); Scoppa (C).