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Lega Serie A, approvati i nuovi criteri per la ripartizione dei diritti tv

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Dopo la riforma della Legge Melandri, l’assemblea della Lega Serie A ha definito i nuovi criteri per l’assegnazione dei proventi dei diritti tv

L’assemblea della Lega Serie A che si è svolta nella giornata di lunedì 25 febbraio ha approvato a larghissima maggioranza (quasi l’unanimità) i nuovi criteri con i quali si ridistribuiranno i diritti tv, anche alla luce della riforma della Legge Melandri, voluta dall’ex ministro Luca Lotti. Secondo quanto riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, i nuovi criteri ridurranno quasi a zero i margini di manovra delle società. Alle società andranno il 50% suddiviso equamente, mentre il 30% verrà distribuito in base ai risultati (15% ultima stagione, 10% ultime 5, 5% risultati storici). Il rimanente 20% sarà erogato in base al radicamento territoriale (8% audience tv, 12% spettatori paganti negli stadi). Per quanto concerne il criterio delle presenze negli stadi, verrà considerata solo la media-gara di biglietti venduti. Il criterio dell’ audience sarà valutato con l’analisi dei dati combinati Nielsen-Dazn corretti da un coefficiente che scaturirà dal «rapporto tra la media degli abbonati residenziali al pacchetto calcio Sky e la media degli abbonati residenziali Dazn» come spiega nel dettaglio la Gazzetta.

Nessuna variazione invece per il cosiddetto «paracadute retrocessione» che rimarrà ancora fissato a 60 milioni con possibilità di incremento fino a 75 milioni. Non si è trovato l’accordo invece per l’elezione del consigliere della Lega Serie A che dovrà prendere il posto di Marco Fassone, decaduto dopo essere stato silurato dal Milan. La votazione si è conclusa con 19 schede bianche e un voto a Mario Cognini, presidente della Fiorentina. Tutto è rimandato alla prossima assemblea.