Premier League
Manchester City, multa per i ritardi dei calci d’inizio: ma i Citienzs aspettano l’altra sentenza, quella decisiva per il futuro

Il Manchester City multato per i ritardi sui calci d’inizio, ma gli inglesi aspettano ancora il verdetto per le violazione del FFP
Il Manchester City è stato multato di circa 800.000 sterline dalla Premier League per aver violato nove volte la regola L.33, che impone la puntualità nei calci d’inizio e nelle riprese del secondo tempo. Le infrazioni, tutte registrate durante la stagione 2024/25, hanno riguardato anche partite di alto profilo come il derby contro lo United, dove i Citizens sono arrivati in ritardo sia all’inizio che dopo l’intervallo. Le multe, crescenti a ogni nuova violazione, sono partite da 40.000 fino a raggiungere i 190.000 sterline. La Premier ha precisato che il rispetto degli orari serve a mantenere gli standard professionali della competizione e garantire l’affidabilità della programmazione televisiva per club e tifosi.
Questa sanzione, seppur simbolica in termini economici per un club delle dimensioni del City, arriva in un momento delicato: la squadra di Guardiola è infatti ancora in attesa dell’esito del processo sulle ben più gravi 115 accuse legate a presunte violazioni del Fair Play Finanziario. Accuse che, se confermate, potrebbero avere conseguenze clamorose, come la retrocessione in Championship. Il club ha sempre respinto ogni illecito e attende con ansia l’inizio del procedimento. Nel frattempo, il City prosegue il lavoro in vista del Mondiale per Club e della prossima stagione, dopo aver chiuso l’ultima senza alcun trofeo, un evento raro nella recente storia del club. Il verdetto sulle irregolarità finanziarie, però, resta la vera partita da giocare.

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