Mandragora: «Sto vivendo un gran momento e voglio tenermelo stretto, dopo l'infortunio mi godo tutto»
Connect with us

Fiorentina News

Mandragora: «Sto vivendo un gran momento e voglio tenermelo stretto, dopo l’infortunio mi godo tutto»

Published

on

Mandragora Prossimo turno Serie A

Le parole di Rolando Mandragora, centrocampista della Fiorentina: «Leader? Ce ne sono tanti. Gosens lo è davvero, lo sente»

Dopo il gran gol segnato contro l’Empoli e in vista della sfida di Conference League contro la Real Betis in semifinale, Rolando Mandragora ha parlato a la Gazzetta dello Sport. Di seguito le parole del centrocampista della Fiorentina.

IL BETIS È UNO SCOGLIO DIFFICILE«Hanno palleggio, qualità individuali, giochiamo in uno stadio da 60 mila. Ma noi abbiamo mentalità, cuore e ambizione. E spero che Kean possa superare il mio primato».

MOMENTO DI FIDUCIA«Segno quasi quanto Kean? Sto vivendo un gran momento, voglio tenermelo stretto. Gioco mezzala a tutto campo, mi piace. Il ruolo da play sta un po’ sparendo, oggi serve chi copre il campo. I gol sono un segno di maturità. Palladino mi dà libertà: posso inserirmi, tirare. Ma mai perdere un tempo di gioco».

DA RISERVA A IDOLO DI FIRENZE«Avevo iniziato bene, poi l’infortunio al ginocchio. La squadra ha vinto otto partite di fila e ho dovuto recuperare. Ma col lavoro e lo staff medico – che ringrazio – ho aspettato il mio momento. Ora mi godo tutto».

L’INTESA CON PALLADINO E PARISI«Con Palladino ogni tanto scappa il dialetto. Sa capire i caratteri. Con Parisi parlo solo in napoletano. È un amico vero, ha fatto la gavetta».

SENZA AUTOCELEBRARSI«Leader? Ce ne sono tanti. Gosens lo è davvero, lo sente. Ma siamo una famiglia, dal presidente Commisso in giù. Amo Firenze, vivo vicino allo stadio, e da carnivoro… potete immaginare».

RE D’EUROPA IN VIOLA«Sono il viola con più presenze in Europa, è un orgoglio. Spero di farne tante altre, così non mi superano. Il mio focus è totale sulla Fiorentina».

IL MATRIMONIO DOPO IL CALCIO«Del matrimonio si occupa Lucia, la donna più importante della mia vita. Ci sposiamo il 1° luglio a Napoli. È di Casoria, ma ci siamo conosciuti in Calabria da bambini. I testimoni? Solo familiari, nel pallone ci sono troppi amici».

SCAMPIA E I PRIMI PASSI«A 14 anni lasciai Scampia per il Genoa. Non fu una fuga: era il sogno. Giocavo alla Mariano Keller e in strada. Era l’ultimo provino. Sbravati e Donatelli ci hanno creduto».

RADICI FORTI«Scampia è ancora casa, i miei genitori vivono lì. Papà Giustino è stato il mio allenatore più severo: pochi complimenti, tante bastonate costruttive. Ha aiutato tanti bambini. Con mamma mi ha dato valori veri».

GASPERINI, MANCINI, DI BIAGIO«Gasperini mi fece esordire nel 2014: alcuni familiari hanno tatuato la data. Anche Mancini, che mi fece debuttare titolare contro la Francia, e Di Biagio, che mi portò in Under 21 sotto età, sono stati fondamentali».

JUVE, TORO E NAZIONALE«Alla Juve ebbi due operazioni in un anno, non ero pronto. Mi rimisi in gioco: Pescara, Crotone, Udine. Poi l’infortunio al crociato. Al Toro ritrovai la Nazionale. Nicola mi fece capitano in A, è speciale anche come uomo».

SCUDETTO? TIFO NAPOLI«Spero lo vincano. Conte ha portato la mentalità giusta. Possono farcela».

Fiorentina News

Kean Fiorentina, futuro in bilico per il centravanti viola. Pradé ha già in mano quel sostituto che fa sognare i tifosi!

Published

on

kean
Continue Reading

Fiorentina News

Fiorentina, tempo di riflessioni: senza Europa chi rimane e chi parte? Le ultime

Published

on

Palladino
Continue Reading