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Matuidi sconfessa Allegri: perché il mercato della Juve non ha senso

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L’arrivo di Matuidi sconfessa il 4-2-3-1 di Allegri e ora i tifosi della Juve sono perplessi. Da De Sciglio al maxi-affollamento sulla trequarti, passando per il caso Schick: perché il mercato bianconero stavolta non ha senso

Non ci voleva certo la sconfitta in Supercoppa Italiana contro la Lazio per palesare le magagne del mercato della Juve. Un mercato che, nonostante i tanti soldi spesi (compensati dalle ricche cessioni), non ha alcun senso. Dal principio fino all’arrivo ormai definito di Blaise Matuidi dal Psg per 20 milioni più bonus, l’ultima mossa inappropriata di Marotta e Paratici, che stavolta proprio non sono riusciti a convincere i tifosi e la critica.

Eppure la campagna acquisti estiva aveva come certezza Max Allegri e il suo 4-2-3-1, modulo che doveva essere supportato da alcuni rinforzi soprattutto sulle corsie laterali. Il primo ricambio, preso anche come possibile vice Higuain, era Patrik Schick, ma la prudenza sui piccoli disturbi cardiaci del ceco hanno portato la Juve ad abbandonare una trattativa che era già stata definita sotto tutti i punti di vista.

La cessione di Bonucci al Milan, diventata inevitabile dopo la conferma di Allegri, doveva diventare un’occasione per rinforzare la posizione del tecnico. Che, non a caso, è stato immediatamente accontentato con Douglas Costa, un giocatore di grande spessore internazionale che alza il livello della batteria dei trequartisti bianconeri. Con lui è arrivato anche De Sciglio dal Milan, su esplicita richiesta dell’allenatore. E sempre grazie ad Allegri si è sbloccato l’arrivo di Bernardeschi dalla Fiorentina.

Il grande errore di Marotta e Paratici: Matic verrà rimpianto

Ma Max voleva altro, soprattutto a centrocampo. Aveva chiesto alla società Matic del Chelsea, l’uomo perfetto per il 4-2-3-1, e invece si ritrova il validissimo Matuidi, che però si sposa male con il modulo scelto a gennaio. E allora perché la Juve non ha accontentato il suo timoniere fino in fondo? Questo è l’autogol più grande, che rischia di aver fatto perdere tempo ad Allegri nella ricerca della perfezione del modulo che l’anno scorso ha fatto decollare Dybala e compagni.

Alla soglia dell’inizio del campionato è tutto da rifare, con il 4-3-3 che sembra la soluzione più congeniale per risolvere i problemi palesati anche contro la Lazio. Ma il tempo perso finora sarà complicato da recuperare, visti i tanti impegni che attendono tutta la rosa, fra Italia, Europa e nazionali. E poi c’è la difesa, che con la partenza di Bonucci avrebbe avuto bisogno di un rinforzo di grande spessore: soltanto Chiellini garantisce affidabilità, mentre Barzagli, Benatia e Rugani per diversi motivi non danno più le certezze di un tempo.

Il mercato ha evidenziato un serio problema di comunicazione fra la Juve e Allegri, che mai riesce ad essere accontentato fino in fondo. Serviva Matic, non Matuidi, che arriva a Torino ormai con il solo obiettivo di irrobustire numericamente il centrocampo viste le partenze di Rincon e Lemina. E stavolta Marotta e Paratici hanno commesso un errore di presunzione: con il Chelsea bastava non speculare su qualche milione in più da versare per assicurarsi il serbo, l’unico uomo che Allegri voleva davvero a tutti i costi. E che invece ora fa felice Mourinho, uno che sa chiedere e ottenere. Sempre.