Paolo Berlusconi su Yonghong Li: «Sparito perchè ha perso 500 milioni»
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Paolo Berlusconi su Yonghong Li: «Sparito perché ha perso 500 milioni»

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Paolo Berlusconi, fratello dell’ex presidente del Milan Silvio, ha parlato del Monza e del mistero Yonghong Li a Top Calcio 24: ecco le sue parole

Dalla cessione del Milan al misterioso Yonghong Li alla nuova proprietà, Paolo Berlusconi a tutto tondo in un’intervista rilasciata a Top Calcio 24. Fratello dell’ex presidente Silvio, l’attuale membro del CdA del Monza ha parlato così del passaggio delle quote alla cordata cinese: «Sono rimasto sbigottito, con noi si è comportato molto bene ed ha pagato tutto quello che doveva pagare. C’è stato molto fair play anche da parte di Silvio, lui aveva versato in maniera sconsiderata una caparra di 200 milioni di euro senza saldare la cifra restante entro la data prevista, ma mio fratello gli ha dato tempo».

Prosegue Paolo Berlusconi: «Il governo cinese ha cambiato filosofia, Yonghong Li è rimasto solo, abbandonato dai suoi compagni di viaggio. Si è trovato in difficoltà e non ha neanche venduto a Commisso, non avendo possibilità di bloccare la sua partecipazione mancano l’ultimo versamento. Non ho mai conosciuto Yonghong Li, ma è scomparso perché ha perso 500 milioni di euro: è incredibile ma è la pura verità». Poi una battuta sul fondo Elliott: «Sono lieto di avere Scaroni come presidente, è una bellissima persone e una bellissima figura: Elliott e Singer li conosco per le notizie come gruppo e persone che hanno saputo affari molto bene. Le dichiarazioni di Leonardo e Maldini sono tranquillizzante, non possiamo che essere felici».

Paolo Berlusconi sul Monza: «Dovremmo rinforzarci per la B»

Ma non è finita qui. Infatti Paolo Berlusconi risponde poi a qualche domande relativa all’acquisto del Monza da parte di suo fratello: «Io e Galliani abbiamo cercato di ricordare a Silvio i tre olandesi e quindi 3 su 11 che possono eccedere ma lui è fermamente convinto di poter vincere trovando giocatori con le caratteristiche che ha elencato. Non mandiamo via quelli che abbiamo che sono tatuati, ma c’è l’assalto per venire a lavorare al Monza, dai magazzinieri a tutti. Per la B dovremo rinforzare la squadra, ma la filosofia di Silvio senza tatuaggi e capelli lunghi è molto difficile. Il Monza è una fortuna perché abbiamo l’obiettivo di regalare agli italiani una squadra italiana e che sappia segnare un percorso».