2013
Ogbonna: da Cassino a Chatillon
Ogbonna inizia ad ambientarsi con la nuova maglia. Dalla serie B alla Champions, dal Toro alla Juve
Vedere Angelo Ogbonna firmare autografi allo stadio Brunod di Chatillon è stato un tuffo al cuore per i tifosi del Torino, ma questa è la vita, questo è il calcio. Tanti giocatori, in passato, hanno fatto lo stesso percorso, da una sponda all’altra del Po, ma anche il tragitto inverso. Ieri, primo giorno di ritiro in Valle d’Aosta, il difensore sembrava quasi spaesato, frastornato. Si guardava intorno quasi a bocca aperta e a fine allenamento entrava immediatamente a testa bassa negli spogliatoi per paura che qualcuno lo insultasse per il suo passato granata. Oggi, invece, dopo 48 ore nella Vallèe, ha iniziato a sciogliersi. Qualche sorriso con i suoi nuovi compagni, qualche scherzo fatto o subito e i suoi primi autografi da neo-giocatore della Juventus. Un salto triplo per il ragazzo di Cassino pagato appena 3.000 euro da Cimminelli nel lontano 2002 e sbarcato a Chatillon con il pesante bagaglio di 13 milioni di euro più bonus. Tra poco più di un mese potrà giocare con lo scudetto cucito sul petto e da settembre potrà calcare i campi della Champions League. Un sogno per qualsiasi calciatore: ovvio che si senta frastornato, stordito.
Ma in campo nessuna esitazione, nessuno stordimento per il giocatore che ha conosciuto da poco pure la maglia della Nazionale allenata da Cesare Prandelli. Interventi puliti, decisi, sicuri e strapotere fisico evidente subito dalle prime battute. Nemmeno i metodi del “comandante Conte” sembrano scalfire il suo fisico marmoreo. I suoi compagni, trasformatisi in avversari nelle partitelle in famiglia, gli sbattono contro e cadono a terra. Il suo ambientamento procede lentamente anche se negli spogliatoi è già uno della Juve: “Si sta ambientando bene. E’ un ragazzo per bene”, ha detto Simone Pepe nel pomeriggio in conferenza stampa. In campo, invece, è già uno “da” Juve: si trova subito a suo agio. Merito di Antonio Conte che lo schiera centrale. Lui è nato terzino sinistro, ma da subito s’è trasferito al centro, sebbene in una difesa a quattro. Il tecnico bianconero, invece, in questi primi giorni di preparazione, gli sta facendo capire cosa sarà giocare in uno schieramento a tre dando subito l’idea di come intenderà farlo giocare, ovviamente in alternativa a Bonucci visto cheil titolare è lui.