Sampdoria, benvenuto 2020: gli errori da non ripetere
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Sampdoria, benvenuto 2020: gli errori da non ripetere

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Dalla mancata cessione alla debacle sportiva: la Sampdoria chiude il 2019 e spera in un 2020 migliore. Ma deve imparare dai propri errori

La Sampdoria saluta il 2019. L’annus horribilis dei blucerchiati non può essere circoscritto però agli ultimi tre mesi e guardando solo all’aspetto dei risultati sportivi. Le cause della debacle affondano le proprie radici nel passato, quando ancora sulla panchina sedeva Marco Giampaolo. Il tecnico di Giulianova ha abituato male la dirigenza doriana. Si accontentava di scommesse di mercato e non faceva mai mancare la plusvalenza importante a fine stagione. Questo ha fatto credere alla Sampdoria che si potesse procedere così con qualsiasi tecnico, sbagliando.

Questo è apparso cristallino con l’arrivo di Eusebio Di Francesco e un mercato di scommesse, al netto di Jeison Murillo, che non è mai decollato. L’accontentarsi, per tre anni di fila, di una tranquilla metà classifica è un altro errore che la Sampdoria sta pagando caro. Si è disabituata a combattere, limite che ora è sotto gli occhi di tutti. La mancata cessione poi ha completato il quadro: ha inasprito i rapporti tra il presidente Massimo Ferrero e la tifoseria, ha condizionato il mercato estivo e contribuito in parte alla situazione attuale. La Sampdoria deve ripartire da Claudio Ranieri e da un mercato da salvezza che, con i nomi che circolano, sembra distante.