Teo Teocoli: «Pioli? è un bravo allenatore, spero in un gol di Ibrahimovic» - Calcio News 24
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Teo Teocoli: «Pioli? è un bravo allenatore, spero in un gol di Ibrahimovic»

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Teocoli ha parlato del Milan a Gazzetta dello sport ma anche della gara con la Juve di domenica prossima, esprimendo il proprio pensiero

Teocoli ha parlato del Milan a Gazzetta dello sport ma anche della gara con la Juve di domenica prossima, esprimendo il proprio pensiero.

SPERO IN IBRA- «Spero in un gol di Ibrahimovic, anche un pareggio potrebbe essere un buon risultato per poi giocarci tutto nell’ultima giornata contro l’Atalanta. Guarderò la partita da solo, come Paolo Maldini allo stadio, una volta la guardavamo insieme e ci scambiavamo pareri, ricordo che si illuminava sempre quando parlava di Pirlo, sono felice per la sua carriera da dirigente».

SU PIRLO- «Pirlo non fa effetto, è talmente bravo, sincero e telegrafico… Mi era dispiaciuto molto quando il Milan lo lasciò andare, fu un
errore. L’ho visto in un manifesto all’aeroporto, con la barba mi sembra Giuseppe Verdi».

SU PIOLI- «È un bravo allenatore, gli manca un successo internazionale. E forse è un po’ troppo educato, ogni tanto mi piacerebbe vederlo un po’ più cattivello… Non dico come Conte, eh…».

SE IL MILAN VINCESSE- «Un bagno al mare, con evoluzioni alla Esther Williams e il rischio di cadere in ipotermia, l’ultimo bagno prima di rientrare a Milano»

SAREI RIMATO IN CASA- «Più che altro perché dopo tanto isolamento preferisco non rischiare nulla ed essere prudente fino in fondo, poi–ride – l’idea di arrivare a Milano e di ritrovare tutti i miei amici nerazzurri in visibilio, pronti a sfottere, da Gino e Michele a Bertolino, non mi entusiasmava…In più dovevo fare un po’ di lavoretti, ho scelto di stare alla larga un altro po’. Di sicuro, se fossi stato a Milano sarei rimasto chiuso in casa».

CHIAMATE DAI NERAZZURRI- «No, ma ho saputo che Beppe Bergomi festeggia ancora girando per Milano in costume da bagno, ma non gliel’hanno detto che non ha più vent’anni? A parte gli scherzi, ci vogliamo bene con i cugini dell’altra sponda del Naviglio, a cominciare da Massimo Moratti, che ha sempre sostenuto la squadra».

SENSAZIONI DA SCUDETTO- «Ho sofferto di più per le nostre sconfitte con Sassuolo e Lazio. In parte sono contento che il titolo sia tornato a Milano: ne beneficia l’Inter, ma anche il Milan, sperando che ritorni in Champions League. Dopo nove anni di sofferenza con lo strapotere della Juve, torneremo a vedere San Siro pieno, non vedo l’ora!».

SU CONTE- «È forte perché non molla niente, spinge nella fatica, cura ogni minimo dettaglio. Non ha mezze misure, se non è con te è un nemico, naturalmente parlo da un punto di vista sportivo. È un vincente, vuole pieni poteri e i fatti gli danno ragione. Ha voluto fortissimamente Romelu Lukaku ed è stato ricompensato».

LUKAKU TRA I TIFOSI- «Ma non era Zapata? Ci mancava che cantasse O mia bela Madunina!»