Tottenham, Adebayor contro il fratello: «Capace di cose orribili» - Calcio News 24
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2015

Tottenham, Adebayor contro il fratello: «Capace di cose orribili»

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L’attaccante togolese ha parlato a lungo e nei dettagli della vita del fratello Rotimi

Emmanuel Adebayor continua ad utilizzare Facebook per rendere pubbliche tutte le vicende che accadono all’interno della sua famiglia. Questa volta l’attaccante del Tottenham attacca il fratello Rotimi, una persona non proprio integerrima, secondo quanto emerge dal racconto. Così parla Adebayor: «Condivido le mie storie perchè credo che ognuna di queste porti con sè una lezione. Questa storia parla di mio fratello, che continua a dire che io non sono un buon aiuto per la nostra famiglia. Il suo nome è Rotimi Adebayor. All’età di 13 anni lui fece una cosa molto brutta. Lui ed io sappiamo cosa. A causa di quello che fece, i nostri genitori lo mandarono in un villaggio molto lontano dalla città. Quando iniziai ad avere successo nel mondo del calcio e tornai in Togo per le vacanze, un’amica di mia madre venne dal villaggio per farci visita. Mentre spiegava che Rotimi stava soffrendo all’interno del villaggio, io subito chiesi loro di riportarlo immediatamente in città. Non appena tornò, io mi assicurai di mandarlo a scuola. Per me è una cosa normale».

LE VICENDE – Adebayor poi parla di quello che combinò suo fratello: «Nel 2002 ebbi il privilegio di scambiarmi la maglia con Marc-Vivene Foè, pace alla sua anima: mio fratello riuscì a rubare la maglia e venderla. Quando andai al Monaco e giocai in Champions League contro il Real Madrid fu uno dei giorni più belli della mia vita, perchè ebbi la maglia autografata di Zidane. Mio fratello rubò e vendette anche quella. Quando ero al Metz guadagnavo 15mila euro al mese. Volevo comprare una cosa unica a mia madre per ringraziarla per tutto quello che fece per me. Così decisi di metter via tre mesi di stipendio e comprarle una collana di 45 mila euro. Rotimi ed i suoi amici preparano un piano e rubarono la collana. Quando io e mia madre lo scoprimmo, lei mi chiese di non arrabbiarmi perchè lui è il fratello più piccolo». Il racconto di Adebayor prosegue con citazioni di vari episodi di furto commessi da parte del fratello ai danni proprio dell’attaccante. Adebayor parla di quando suo fratello ottenne la possibilità per giocare in una società di calcio di Dubai: Adebayor pagò il volo in prima classe al fratello e all’amico, ma Rotimi tornò dicendo che la vita in un paese musulmano non faceva per lui. Insomma, un fratello modello.