2015
Tra Bernabeu e Dybala: è una Juve più sfrontata
Juventus, il presente è la semifinale di Champions League con il Real Madrid, il futuro è Paulo Dybala
Tra presente e futuro. La Juventus, dopo aver stracciato la concorrenza interna aggiudicandosi il suo quarto scudetto consecutivo con largo anticipo, ha ogni carta in regola per guardare negli occhi il Real Madrid al Bernabeu e non lasciarsi intimorire: in palio l’ambitissima finale di Champions League a Berlino, sullo sfondo la vicenda di calciomercato legata al gioiello del Palermo Paulo Dybala.
LA NOTTE DEL BERNABEU – Si parte dal 2-1 acquisito all’andata e già di per sé non è poca roba: certo, non quanto basta a dormire sonni tranquilli, ma una pietra sulla quale erigere un progetto. Quello di giocarsi la partita e non di arroccarsi a difesa del debole vantaggio: gli avversari attuali, un Real Madrid ferito dal pareggio interno con il Valencia che di fatto costerà definitivamente la Liga agli uomini di Ancelotti, non perdonerebbero. Dotati di talento e numeri puri per ribaltare lo svantaggio di una sola rete. La Juventus può invece fondare le sue ambizioni su quanto mostrato nell’intero arco della stagione: solidità complessiva ed imprevedibilità offensiva, segnano gli attaccanti ma anche i centrocampisti alternano soluzioni dalla distanza a tempi di inserimento per cui questa Juve fa davvero paura a tutti.
E L’OPERAZIONE DYBALA – Che sembra ai dettagli conclusivi: oltre 30 milioni di base fissa da riconoscere al Palermo di Zamparini più un corrispettivo variabile legato a rendimento personale e risultati della squadra. Insomma la Juventus ha scelto e – forte di una ripartizione del market pool Uefa che ha sforato i 70 milioni di euro contro le cifre ben ridotte riconosciute a Roma (eliminata alla fase a gironi) e Napoli (fuori al playoff estivo contro l’Athletic Bilbao), incassi che possono sia appianare la debole perdita in bilancio registrata (5.8 milioni) che fornire linfa nuova al prossimo calciomercato – ha optato per l’investimento pesante. Non propriamente in salsa Juve, rischiare così tanto su un prospetto decisamente giovane, ma evidentemente le qualità della stella argentina hanno oltremodo convinto società e guida tecnica.
SAPER ATTENDERE – Paulo Dybala ha tutte le caratteristiche di un vero fenomeno: talento ed inventiva, ottima tecnica di base, fa già i movimenti giusti, e soprattutto ha i numeri per aprirsi un varco nella Juventus che sarà. Classe 1993, dopo due stagioni di ambientamento – una in A e l’altra in serie cadetta – in una realtà del tutto nuova ecco l’annata giusta, parlano da sé le 13 reti siglate con la maglia del Palermo (molte delle quali veri gioielli) e i 10 assist dispensati a Vazquez e compagni. Erede di Tevez? Può giocarci insieme per una stagione, apprendere gli strumenti del mestiere e presentarsi presto con le spalle tanto larghe da raccoglierne l’eredità: perché oltre al talento, per vivere a certi livelli in squadre di un certo livello, occorre la tanto famigerata personalità. Chiedere al suo connazionale e coetaneo Iturbe, che ha di fatto steccato la prima in giallorosso – ed alla Juventus per attitudine vincente e responsabilità è ancor più complesso – ma che non dovrà essere accantonato per la prossima stagione. Sarebbe un errore imperdonabile, quello di vederlo esplodere altrove. Magari la Joya farà centro alla prima: se così non fosse, ci si vada piano. Perché Paulo Dybala è forte davvero ed oggi qualcuno non propriamente sprovveduto ha scelto di investire su di lui.