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Vanoli, conferenza stampa Monza Torino 0-2: le parole dopo la gara

Vanoli in conferenza stampa dopo Monza Torino 0-2, ecco le dichiarazioni del tecnico granata dopo il match di Serie A di scena oggi, le sue parole
E alla fine questo Monza Torino ha sorriso ai granata. Complice le reti di Elmas e Casadei – gli ultimi due arrivati all’ombra della Mole dal mercato peraltro – il gruppo allenato da Paolo Vanoli si è così assicurato anche il lunch match valido per la giornata numero 27 di Serie A. Così l’ex allenatore del Venezia si è poi confrontato con i cronisti presenti nella sala stampa dell’U-Power Stadium. Le parole:
La conferenza stampa di Paolo Vanoli dopo Mona Torino:
VANOLI SUI NUOVI – «Avevo detto che sul mercato siamo stati bravi a prendere giocatori in grado di migliorare la rosa. Sono venuti con spirito e hanno portato mentalità. Elmas è un giocatore importante, ha vinto uno scudetto, Biraghi ha fatto finali di Coppa, Casadei ha fatto esperienza in Inghilterra».
CASADEI – «Io penso che la sua crescita è arrivata perché un giovane è andato in un campionato importante. Quello è stato il primo passo. Casadei ha avuto voglia di venire a Torino e si vede in campo, ha saputo cogliere l’occasione, quando vedi dei ragazzi che arrivano così è tutto più facile, ora deve solo migliorare, ho sempre detto che i nuovi aiutano gli altri a dare di più. La concorrenza è tanta e ora per l’allenatore è più facile».
ELMAS – «Con i giocatori basta uno sguardo. So come vorrei far crescere Elmas, è arrivato con un approccio devastante, con la voglia. Se uno si arrabbia perché viene sostituito mi fa solo piacere. Non ci si può allenare solo con la partita, lo sta capendo ed è un ragazzo eccezionale. Ci sta dando una grande mano, può e deve fare molto di più».
MONZA TORINO DETERMINANTE IL FISICO – «Anche sotto questo punto di vista siamo cresciuti tanto, anche in settimana stiamo spingendo molto. Per determinati risultati bisogna passare dai sacrifici. Col Milan affrontavamo giocatori che ti tenevano impegnati sotto l’aspetto fisico, a Monza è stata una partita completamente diverse. Se in settimana impari la sofferenza, poi in partita la riconosci: si chiama resilienza. Se non la tocchi in settimana, poi arrivi in partita e ti chiedi che cosa sia»
