Nainggolan emblema di Roma: mai più caput mundi - Calcio News 24
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Nainggolan emblema di Roma: mai più caput mundi

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Radja Nainggolan è in procinto di trasferirsi in Cina. Comunque vada la trattativa l’emblema di una grandezza che a Roma non ritornerà

Non bastano i grandi proclami a fare grande un popolo. Un po’ come se millenni addietro, i condottieri che hanno contribuito alla grandezza di Roma , gli stessi che arringavano i loro soldati prima della battaglia, avessero perso tutte le guerre a cui hanno preso parte. Dovrebbe leggere un po’ di storia Pallotta, il presidente americano, che nella Capitale rischia di fare la fine del marziano a Roma di Flaiano vedendo scemare l’interesse e – ancora più grave – la fiducia nei suoi confronti. Perché l’eventuale cessione di Nainggolan in Cina, che la trattativa vada in porto o meno, è il tradimento più chiaro alle promesse di grandezza professate dall’arrivo della proprietà americana.

Vendere Nainggolan, oggi, significa abdicare. Come se i soldati dell’Impero Romano avessero posato le lance dinanzi al nemico cartaginese. Non c’è spazio per mezze misure, non si può pensare di tenere unita la piazza rinunciando al giocatore più forte. Non si può credere che il tifo romanista – per quanto innamorato – tolleri un ridimensionamento spacciato per esigenza di bilancio.

Ecco perché Nainggolan rischia di diventare l’emblema di Roma città: sommersa dai rifiuti, abbandonata al degrado, sulle copertine di mezzo mondo per la tristezza del pur iconico Spelacchio. Il suo addio sarà lo spartiacque di un’epoca. Non basterà, a giugno, reinvestire sul mercato la cifra della sua cessione. La grandezza non si ottiene rinunciando al meglio. Ma il popolo questo lo ha capito. Per questo, il giorno dopo la cessione di Nainggolan, potrà decidere di voltare le spalle ai suoi attuali condottieri senza essere accusato di tradimento. Perché Roma, adesso è chiaro, non sarai più caput mundi.