2013
La svolta del Real Madrid
Florentino Perez cambia la strategia degli investimenti e il suo Real risponde al Barcellona
Dopo una stagione decisamente deludente – nessun trofeo all’attivo, campionato mai realmente disputato alla pari del Barcellona nonché una buona Champions League vanificata dalla disfatta di Dortmund e la finale di Coppa del Re persa dai cugini dell’Atletico Madrid – il Real Madrid ha dato il benservito a Josè Mourinho e rilancia il suo progetto affidandosi ad un esponente di spicco della scuola di allenatori italiani.
IL NUOVO CORSO TARGATO ANCELOTTI – Sarà proprio l’ex allenatore di Juventus, Milan, Chelsea e Psg a guidare i Blancos nella prossima stagione: un’annata che si preannuncia già particolarmente complessa considerando il valore del diretto avversario, quel Barcellona che ha aggiunto al suo collaudato impianto il nuovo fenomeno del calcio mondiale. L’acquisto di Neymar garantisce linfa vitale al progetto blaugrana, ancora solidissimo in patria ma apparso in difficoltà sotto il profilo del dinamismo in campo europeo: surclassato dal Bayern Monaco, il Barcellona risponde con l’astro nascente del calcio sudamericano che con Messi, Iniesta e compagnia andrà inevitabilmente a comporre un organico di primissimo livello mondiale. Basta pensare alla circostanza per la quale il miglior calciatore spagnolo, argentino e brasiliano giocheranno nella stessa squadra. Mostruoso.
LE RISPOSTE DEL REAL MADRID – Modelli capovolti: quando tutti avrebbero pensato ad una risposta di Florentino Perez con tanto di fuochi d’artificio ecco la sorpresa. Milioni di euro spesi, tanti, circa 65 per prelevare Isco dal Malaga (28 milioni) ed Illarramendi dalla Real Sociedad (ancora non definiti i parametri dell’operazione, ma l’esborso dovrebbe sforare i 35 milioni di euro): investimenti però decisamente diversi dal passato. Si è puntato su calciatori giovani, profili di assoluto valore nel presente e fuoriclasse nell’immediato futuro: spagnoli peraltro, come a voler rispondere al modello di cantera blaugrana che ha reso grande il Barcellona. Creare in casa i propri campioni sia dal settore giovanile – Morata l’esempio più chiaro in tal senso – che monitorando il panorama nazionale per acquisire il meglio e dunque plasmare un progetto che sia in grado di guardare contemporaneamente al breve e medio periodo.
LE CARATTERISTICHE DI ILLARAMENDI ED ISCO – Già protagonisti in patria nella scorsa stagione, definitivamente esplosi nel corso dell’ultimo Europeo under 21: vinto ancora dalla Spagna, per la seconda volta consecutiva. Fattore che testimonia più di ogni altro il valore che ha assunto il movimento calcistico spagnolo negli ultimi anni: sono già pronti i ricambi, le forze giovani per la nazionale maggiore che ha vinto gli ultimi due campionati europei intervallati dal trionfo nel Mondiale sudafricano. Asier Illarramendi (classe 1990) è un centrocampista tuttofare che abbina una fase di interdizione totale – corsa, fisico e disponibilità al sacrificio – con la qualità richiesta per impostare eccellentemente la manovra: può giocare al fianco di Xabi Alonso con il sacrificio di entrambi. Francisco Isco (classe 1992) è il nuovo fenomeno del calcio spagnolo: ultima stagione da campione assoluto, trequartista o mezzala già leader del Malaga con dodici gol complessivi di cui tre nella splendida Champions League disputata sia a livello personale che di squadra. Competizione che lo ha lanciato nell’elite del calcio mondiale ed ha convinto il Real al pesante esborso economico: il Real Madrid riparte dai suoi giovani campioni ed è pronto a sorprendere tutti.