Sensibile: «Torino, ora devi spendere!» - Calcio News 24
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2013

Sensibile: «Torino, ora devi spendere!»

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L’ex d. s. di Novara e Sampdoria avverte i granata: «Bisogna rinforzare»

CALCIOMERCATO SENSIBILE TORINO – Ex direttore sportivo del Novara e della Sampdoria, Pasquale Sensibile, intervistato da “Tuttosport”, ha detto la sua sull’attuale momento del Torino, squadra attualmente impegnata in una difficile transizione di mercato in vista della risoluzione delle compartecipazioni.

PAROLA D’ORDINE: INVESTIRE – «Il Torino risponde a una regola generale che vale per tutti nel mondo del calcio. Avendo raggiunto gli obiettivi per due anni consecutivi, prima la promozione e poi la salvezza, la decisione di dare continuità a staff tecnico e staff dirigenziale rappresenta senza dubbio un vantaggio. Cairo e Petrachi lavorano insieme da 3 anni e mezzo, l’intesa è ovviamente collaudata, così come il lavoro di Ventura. E’ altrettanto evidente che un club con storia e blasone del Torino, al secondo anno di Serie A, debba puntare alla parte sinistra della classifica: è un passaggio naturale e i dirigenti dovranno fare la differenza. Ogni club che lotta per la metà della classifica possiede un tesoretto tecnico. Il Bologna per esempio ha Diamanti, il Torino ha Cerci e Ogbonna. Prendendo l’esempio di Cerci, tenerlo darebbe un valore aggiunto notevole ai granata, ma l’eventuale vendita deve ugualmente portare benefici. Perché il ricavato va reinvestito: cedere per poi comprare, rinforzare e non indebolire. Da questo punto di vista Sampdoria e Catania sono avvantaggiate, dato che dispongono del maggior numero di risorse parlando di uomini mercato: per la Samp solo la vendita di Icardi e Poli porta in cassa 20 milioni. Trasformare quei soldi in investimenti adeguati è la chiave per scalare posizioni e dare una svolta alla stagione. Le risorse del resto ci sono e si trovano: introiti dai diritti tv e dalle cessioni permettono di spendere. Però bisogna saper spendere. E il Torino, come del resto le altre formazioni della stessa fascia, deve appunto compiere un ulteriore salto di qualità dopo il fondamentale mantenimento della categoria», le parole di Sensibile.

MODULI… BIANCHI – «Bianchi è un giocatore di spessore. E soprattutto un professionista esemplare. Lascia un vuoto, certo, ma sono pochissimi nel mondo i calciatori capaci da soli di cambiare le sorti di una squadra. Conta la struttura, che però va certamente puntellata con inserimenti adeguati al gioco e all’ambiente. Cambio di modulo? Anche se io ci crederò solo quando lo vedrò. Perché Ventura sul 4-2-4 ha costruito una carriera. Aver cambiato a fine stagione è sintomo di intelligenza, ma penso sia dovuto semplicemente alla contingenza».