Juventus, Marchisio: "Non chiamatemi più Tardellino" - Calcio News 24
Connect with us

2012

Juventus, Marchisio: “Non chiamatemi più Tardellino”

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

a

Claudio Marchisio ha rilasciato un’intervista per la Gazzetta dello Sport. Il centrocampista della Juventus ha fatto capire di essere stanco di essere paragonato a Marco Tardelli: “Detto che il paragone con un simile grande del calcio mondiale mi ha sempre onorato, credo che sia arrivato il momento di parlare solo di Marchisio. Basta “Tardellino”, ora voglio scrivere la mia storia. Ho età e maturità giuste per iniziare a essere magari io un punto di riferimento per i più giovani. O almeno spero di diventarlo presto. Il centrocampo della Spagna? Anche noi là in mezzo facciamo paura. Pirlo e De Rossi hanno vinto un Mondiale, io e Thiago Motta abbiamo in questi anni assaggiato i livelli più alti, maturando l’esperienza giusta. E poi ci sono Montolivo e Nocerino… Sì, l’Italia vale la Spagna, non abbiamo paura di nessuno. Cassano? Oggi è un altro uomo rispetto al passato. E’ maturato tantissimo, è un giocatore straordinario e affidabile allo stesso tempo. Antonio è oggi una certezza, ha la massima fiducia dell intero gruppo. Balotelli? Mario è un’altra cosa (sorride, ndr). Gli voglio un gran bene, lui sa che può fare la differenza in qualsiasi momento, e sa perfettamente che questo è il punto cruciale della sua carriera. Non mi interessa ciò che fa fuori dal campo, sono fatti suoi. Ma in partita non deve e non può più permettersi passi falsi. Credo però che lo abbia capito durante la stagione, certe esperienze gli sono servite e io mi aspetto che questo sia l’Europeo della sua consacrazione. Ha numeri incredibili, deve metterli a disposizione della squadra, della maglia azzurra. Analogie tra Conte e Prandelli? Con Conte ci lavoro tutti i giorni, il mestiere del c.t. è invece diverso, quindi faccio fatica a paragonarli sul campo. Ma sono due persone schiette, che parlano allo stesso modo con il fuoriclasse e l’ultimo arrivato. Le convocazioni? Diciamo che mi dispiace per alcuni miei compagni della Juve: forse anche loro avrebbero meritato la chiamata. Però, l’Europeo è una competizione breve, brevissima. E attorno allo zoccolo duro è quindi giusto prendere in considerazione gli uomini più in forma del momento. E in questo senso credo che il mister abbia pescato il meglio. In due anni Prandelli ha cancellato scorie e insicurezze del post Mondiale 2010. Ha riportato nell’ambiente entusiasmo e risultati, inserendo parecchie novità, a livello di uomini e di filosofia di gioco. E oltretutto dietro ci sono già nuovi ragazzi che spingono. Insomma, il movimento è in salute e c’è da essere ottimisti anche in prospettiva.”